Casteldelfino – Il primo giorno dell’anno a Torrette si ripete un rito propiziatorio per auspicare il ritorno del sole nella borgata, quest’anno ricca di tanti presepi. “La Toureto” conta 23 persone residenti tutto l’anno, di cui diversi bambini e ragazzi, con un discreto indice di vitalità. D’inverno, per 40 giorni il sole non arriva in paese, poi il 17 gennaio fa una fugace apparizione. Da qui si ricorda una breve canzone: “Sont Antoni levetè lou soulei es a la parei, Sont Antoni s’es levà, lou soulei es pa pus està!” (San Antonio alzati che il sole è sulla parete del muro, San Antonio si è alzato ma il sole è già scomparso). “Lou Fantome” è un fantoccio di paglia che viene realizzato il 31 dicembre: le dimensioni sono a dir poco anomale ed è un simbolo che viene associato al culto della fertilità. Il fantoccio rappresenta l’anno che sta terminando e tutta la sua costruzione avviene in modo riservato, con la partecipazione a vario titolo di almeno una decina di persone. Finita la costruzione si mette al sicuro il manufatto in un luogo segreto. Mercoledì primo gennaio “Lou Fantome” sarà esposto nella piazzetta di Torrette, verso le ore 14.Verso le ore 15 inizierà il corteo funebre dalla piazzetta, con tanto di tamburi e musica. Il corteo funebre raggiungerà la zona dei prati sopra il villaggio, e qui si applicherà la condanna de “Lou Fantome” alle fiamme del rogo. Questo è il momento in cui la comunità di Torrette, con un rito precristiano, auspica il ritorno del sole.