Cuneo – Tutto come previsto, la Lega fa sentire il suo peso in Regione e nel giorno dell’arresto dell’assessore Roberto Rosso, sceglie di nominare la squadra dei dirigenti, tra cui la dirigenza “pesante” della sanità.
Viene confermato il cuneese Fabio Aimar, 43 anni , che da oggi, come annunciato da La Guida, guida la Direzione generale della sanità piemontese. Succede a un altro cuneese Danilo Bono, andato in pensione la scorsa settimana, nel posto che era già stato di Fulvio Moirano. Aimar, già segretario cittadino di Cuneo della Lega Nord, lavora nelle Asl cuneesi dal 2005 ed è dirigente sanitario dal 2011 prima, all’Asl Cn2 e poi all’Asl Cn1. Dal 2013 è dirigente del settore bilancio e contabilità dall’Asl Cn1 ed è anche professore a contratto in statistica dell’Università di Torino con corso anche nella sede di Cuneo dell’ateneo torinese. A spingere la sua nomina alla guida delle direzione sanitaria del Piemonte, è stato l’assessore alla sanità il leghista, ex sindaco di Santo Stefano Belbo, Luigi Icardi. Aimar che è anche commercialista e revisore legale aveva già avuto incarichi regionali negli anni scorsi: era stato componente del collegio sindacale dell’Atc di Cuneo e nel collegio sindacale dell’Arpa.
Le altre nomine sono: alla direzione della Giunta regionale Paolo Frascisco, attualmentesegretario generale e direttore dell’avvocatura e degli affari istituzionali, in precedenza vicedirettore della direzione risorse finanziarie e patrimonio e dirigente presso la Regione ed altri enti pubblici: alla direzione delle risorse finanziarie e patrimonio Giovanni Lepri, riconfermato nello stesso ruolo attualmente ricoperto dal 2014, dirigente regionale dal 2006 nella direzione risorse finanziarie; alla direzione dell’istruzione, formazione e lavoro, Arturo Faggio, attualmente dirigente del settore politiche dell’istruzione, programmazione e monitoraggio strutture scolastiche, in precedenza dirigente presso la Regione Piemonte e la Provincia di Torino; alla direzione ambiente, energia e territorio Stefania Crotta, attualmente vicedirettore delle risorse finanziarie e patrimonio e dirigente del settore Patrimonio immobiliare, beni mobili, economato e cassa economale, in precedenza dirigente del settore Sviluppo energetico sostenibile e a lungo funzionario nella direzione Urbanistica della Regione Lombardia; all’agricoltura e cibo un altro cuneese, Paolo Balocco, ad oggi dirigente del settore attuazione programmi relativi alle strutture delle aziende agricole e alle avversità atmosferiche, già dirigente presso la Provincia di Cuneo e prima dirigente in Polizia; alle opere pubbliche, difesa del suolo, protezione civile, trasporti e logistica Salvatore Femia, attuale dirigente del settore Infrastrutture e Pronto intervento, in precedenza dirigente presso i settore Tecnici decentrati di Novara e Torino, Difesa del suolo, Pianificazione trasporti e infrastrutture; alla competitività del sistema regionale Giuliana Fenu, riconfermata nello stesso ruolo ricoperto dal 2014, mentre dal 2011 al 2014 è stata vicedirettore della Direzione Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro; alla cultura, Turismo e commercio Marzia Baracchino, attualmente dirigente del settore Comunicazione, Ufficio Stampa, Relazioni esterne e Urp, dal 2007 dirigente regionale negli ambiti della promozione, marketing turistico e sostegno e sviluppo dell’offerta turistica, già responsabile della struttura regionale speciale per la partecipazione del “sistema Piemonte” all’Expo Milano 2015 e all’Expo di Astana 2017, precedentemente responsabile del progetto delle opere di accompagnamento a Torino 2006; al coordinamento politiche e fondi europei Paola Casagrande, finora direttore della direzione Promozione della Cultura, del Turismo e dello Sport, dal 2010 al 2014 direttore della Direzione Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro, dal 2005 al 2010 dirigente del settore dell’Offerta e turistica, in servizio negli enti pubblici da 37 anni.
“Abbiamo fatto – commenta il presidente Alberto Cirio – una scelta che valorizza in particolare risorse e professionalità interne. Una scelta innanzitutto di qualità, perché in Regione ci sono donne e uomini preziosi che vogliamo valorizzare. Ed è anche una scelta che permette un risparmio economico per l’ente. Auguriamo buon lavoro a tutti i neo direttori, consapevoli della sfida che abbiamo davanti”.