Saluzzo – Rubava biciclette ai saluzzesi e le rivendeva agli immigrati stagionali. A questi ultimi, ignari della provenienza illecita, le rivendeva come un normale usato al prezzo di circa 40-50 euro. A tradire A. B. F., imputato per furto al Tribunale di Cuneo, è stato il ragazzino 13enne di origini marocchine che in precedenza gli avrebbe fatto da “palo” durante i furti.
A una signora saluzzese la bici del valore di 880 euro fu rubata mentre era parcheggiata nel cortile recintato della casa; fortunatamente in quel caso la bicicletta fu ritrovata poche ore dopo il furto. In un’altra occasione invece fu il figlio della signora derubata a riconoscere la bicicleta della madre in mano a un ragazzo straniero.
Ieri (martedì 17 dicembre) in aula a Cuneo ha testimoniato il luogotenente dei Carabinieri di Saluzzo Andrea Di Stefano, il quale ha riferito di aver ricevuto una segnalazione relativa al furto avvenuto il 25 luglio 2018. I militari si recarono nella zona del Foro Boario e lì trovarono A. B. F. seduto su una panchina vicino a una bici appoggiata a un albero. Fu lo stesso ragazzo ad ammettere il furto della bicicletta e a condurre i Carabinieri presso la propria abitazione dove furono ritrovati vari oggetti atti allo scasso. Al termine dell’istruttoria il pubblico ministero ha chiesto una condanna a quattro anni e un mese di reclusione.
Il giudice ha riconosciuto all’imputato le attenuanti generiche e ha condannato il giovane a due anni e sei mesi di reclusione e al pagamento di 800 euro di multa.