Costigliole Saluzzo – Si era presentato all’agenzia di assicurazioni per stipulare, a nome di un amico, l’assicurazione auto per una Opel Meriva. “Era quasi l’orario della chiusura dell’ufficio”, ha riferito in aula l’assicuratore dell’agenzia saluzzese, “e dopo avermi chiesto un preventivo, l’uomo mi diede un assegno firmato dall’amico. Lui voleva stipulare subito l’assicurazione ma era troppo tardi e gli dissi di ripassare il giorno dopo”.
L’uomo, B. A. F., in effetti si ripresentò la mattina dopo all’apertura dell’agenzia, pagò con l’assegno già compilato e firmato da R. A. a cui venne intestato il contratto, che però fu firmato però dall’amico presente in agenzia. L’assegno, dell’importo di 538 euro, risultò però essere scoperto.
Era il 2015, l’agenzia diede comunque copertura alla polizza per sei mesi. In quel periodo l’auto ebbe anche un sinistro in cui aveva torto e l’agenzia pagò anche i danni.
Un anno e mezzo dopo, nel 2017, transitando per Villanovetta, l’agente assicurativo vide l’uomo che lo aveva pagato con l’assegno scoperto e chiamò subito i Carabinieri. Seguirono la denuncia e poi il processo per truffa ai due uomini, quello che firmò la polizza assicurativa e l’altro che aveva emesso l’assegno scoperto. Dopo aver raccolto la testimonianza dell’assicuratore saluzzese, il processo è stato rinviato al 23 gennaio.