Cuneo – Si è chiuso ieri marteedì 10 dicembre al Tribunale di Cuneo il processo per frode nelle pubbliche forniture, falso ideologico truffa aggravata ai danni del Comune di Cuneo, in cui erano imputati i rappresentanti delle due imprese edili , la Madonna costruzioni srl e la Icop di Reggio Calabria, oltre allo studio tecnico Hym di Torino, che nel 2013 si erano aggiudicate l’appalto per la realizzazione delle difese spondali del fiume Stura all’altezza di Ronchi. Assolti i due rappreentanti della Madonna costruzioni srl e i due ingegneri responsabili del progetto della Hym, il giudice ha condannato invece D.R., rappresentante della Icop srl, ritenuto responsabile dei lavori anche se non ricopriva alcun ruolo nel cantiere. Dovrà risarcire in sede civile anche i danni recati al Comune di Cuneo.
Le indagini della Guardia di Finanza erano partite in seguito ai sopralluoghi effettuati a lavori in corso, l’opera avrebbe dovuto prevedere il posizionamento di massi ciclopici ingabbiati in strutture metalliche lungo il greto del fiume. Al loro posto invece erano stati messi sabbia, piccoli ciottoli e materiali di risulta. Una struttura che, come ha sottolineato nelle sue conclusioni il pubblico ministero Giulia Colangeli, era destinata a collassare sotto la spinta dell’acqua, date le ridotte dimensioni dei massi collocati a difesa delle sponde.