Cuneo – Venerdì 29 novembre alle 21 ritorna sul palco del Toselli un testo di Bertolt Brecht per la regia di Paolo Coletta con Maria Paiato. Si tratta del noto “Madre Courage e i suoi figli”, un testo che Brecht scrisse il testo quando era già in esilio nel 1938 alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale. In questa versione c’è una forte componenti musicale, dove parola, corpo e musica si fondono per ritrarre un’umanità che somiglia così tanto al nostro presente. Uno spettacolo visionario, in cui i celebri songs di Brecht e la musica di Paul Dessau sono trasformati in una travolgente sequenza di brani dallo stile eclettico. Un’opera di contraddizioni e antinomie, a partire dalla principale: Madre Courage si sforza di proteggere i suoi figli dalla guerra, grazie alla quale lei stessa vive e guadagna, ma li perde inesorabilmente uno dopo l’altro.
La donna e il suo carro sono immediatamente emblematici di questa distorsione esclusivamente umana, dove la paura della morte si sconfigge entrando in una economia di morte. Ogni volta che uno dei suoi figli viene a mancare, Madre Courage è sempre occupata nei suoi affari e nei suoi commerci. L’identità femminile in Courage si scardina dai modelli, dall’obbligo di una responsabilità materna infinita ed “eterna”. Nel testo c’è un valore quasi profetico: Brecht compone un’opera definitiva sulle guerre di tutti i tempi, rimandandoci all’idea dell’apocalisse: Courage si muove in un mondo che già non c’è più; eppure i riti sociali (il conflitto, il potere, il commercio) rimangono e si rinnovano. In un tempo distopico, dove l’essere umano è capace di abituarsi alla sua stessa fine, Madre Courage è sopravvissuta fra i sopravvissuti.
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