Cuneo – È scattata l’allerta rossa, con il massimo grado di pericolo, per il rischio idrogeologico e idraulico, anche per la Granda, dove si sono già registrate esondazioni del Bormida e del Belbo: Arpa Piemonte ha diffuso, intorno alla 13, un bollettino meteo che mette in guardia sulla situazione dei corsi d’acqua e del territorio.
“Nelle prossime ore – si legge nella nota – sono attese ancora precipitazioni intense e diffuse su tutta la regione e una marcata intensificazione della ventilazione: lo scirocco proveniente dall’alto Tirreno alimenterà piogge molto forti che persisteranno per tutta la giornata sull’astigiano, l’alessandrino e il cuneese orientale. Le forti precipitazioni stanno determinando un generalizzato innalzamento dei livelli idrometrici di tutti i corsi d’acqua del reticolo idrografico principale e secondario, con superamenti delle soglie di guardia per i torrenti Bormida e Scrivia. Nelle prossime ore si prevedono incrementi significativi e repentini dei livelli idrometrici sui corsi d’acqua appenninici, con il superamento della soglia di pericolo per Bormida, Orba e alto Tanaro” (nella foto, il Tanaro in piena nel novembre 2016).
In provincia di Cuneo sono quindi a rischio alcune tra le zone che più sono state colpite, negli ultimi anni, dagli eventi alluvionali, tra albese e Alta Langa, tra le valli Tanaro e Bormida. Anche in montagna, poi, c’è allarme, per il rischio valanghe: “Con la ripresa delle precipitazioni – fa sapere l’Arpa – sono stati registrati da 15 a 50 cm su buona parte della regione, con valori localmente oltre i 70 cm. Su Alpi Cozie i valori sono stati inferiori. La quota neve, in graduale rialzo, si è attestata sui 1.500-1.800 m di quota. Già da questa mattina sono state osservate valanghe di piccole e medie dimensioni, soprattutto di neve umida o bagnata al di sotto dei 2.200 m di quota. Dal pomeriggio, con l’intensificazione delle nevicate, è previsto un rapido aumento dell’attività valanghiva spontanea su tutta la regione, con valanghe di dimensioni grandi o molto grandi che potranno raggiungere le zone antropizzate ed interferire con la viabilità e le infrastrutture di fondovalle. In particolare sulle Alpi Pennine e Alpi Graie, dove i quantitativi attesi sono particolarmente abbondanti, le valanghe saranno più diffuse e di maggiori dimensioni”.
Disagi anche su alcune tratte ferroviarie, tra Piemonte e Liguria: “In seguito al peggioramento delle condizioni meteo nel Nord Ovest – fa sapere Rfi – la circolazione ferroviaria è sospesa dalle 10.30 tra Acqui Terme e San Giuseppe di Cairo, linea Alessandria-Acqui Terme-San Giuseppe di Cairo, per un movimento franoso causato dal maltempo che ha interessato anche la sede ferroviaria. Attivato un servizio sostitutivo, con bus già predisposti, tra Acqui Terme-Alessandria e Savona. Traffico ferroviario rallentato anche sulla linea Genova-Ventimiglia dove, a causa delle forti mareggiate in corso che trasportano detriti sulla sede ferroviaria, è inibito l’utilizzo del binario tra Loano e Albenga in direzione Ventimiglia. I treni viaggiano quindi sull’unico binario disponibile con circolazione alternata, con ritardi fino a 90 minuti e cancellazioni”.