Cuneo – Un profilo social violato per mettere in piazza davanti a tutti una scelta estremamente delicata e personale. Con l’accusa di accesso abusivo a sistema informatico o telematico è stato processato e condannato nella mattina di oggi (martedì 19 novembre) dal Tribunale di Cuneo M. E. P., un giovane cuneese che nel marzo 2017 era riuscito a entrare nella pagina Facebook della propria fidanzata per pubblicare un post con un dato riservatissimo, la scelta della ragazza di abortire.
I due stavano insieme da alcuni mesi, quando lei rimase incinta. Tra mille dubbi e paure, la giovane aveva scelto di non portare a termine la gravidanza e il suo ragazzo le aveva dato, a parole, completo appoggio e sostegno.
Una mattina di marzo però, la giovane notò una lunga serie di notifiche sul suo stato di Facebook e aprendo la pagina era rimasta letteralmente choccata nel vedere che c’era un post con la notizia della sua decisione e sotto a queste parole una lunga serie di commenti da parte di amici a cui lei in realtà non aveva detto nulla. Il suo ragazzo era riuscito a violare la sua password e a pubblicare quel post come se fosse stata lei stessa a comunicare a tutti quella scelta. In una telefonata, che la ragazza registrò, lui stesso ammise di essere l’autore di quel post su Facebook e che era inutile che lei gli chiedesse come aveva fatto a scoprire la sua password.
I file audio dei messaggi vocali intercorsi fra i due sono stati acquisiti agli atti e, come da richiesta dell’accusa, M. E. P. è stato condannato a un anno di reclusione e al pagamento delle spese processuali.