Cuneo – A distanza di pochi giorni dalla condanna per stalking nei confronti della ex convivente, è arrivata anche la condanna per porto ingiustificato di armi improprie. Il giovane L. G. era stato condannato per stalking dal Tribunale di Cuneo il 28 ottobre scorso. Finita la relazione con la sua convivente, L. G. aveva continuato a mandarle messaggi, ad appostarsi sotto la casa dei genitori dove la ragazza era tornata a vivere e a seguirla nei suoi spostamenti. Per quel reato L. G. era stato condannato a sei mesi di reclusione, ma in uno di quegli appostamenti, nell’agosto 2018, il ragazzo, su segnalazione della ex, era stato fermato a Roccavione dai Carabinieri. Era stata perquisita la sua auto: all’interno c’erano due coltelli (uno nell’alettta parasole, uno nel vano portaoggetti) e dietro al sedile c’era una mazza da baseball.
L. G. era agitato e non seppe giustificare la presenza di queglio oggetti nell’auto. “Era agitato – ha riferito uno dei due Carabinieri che eseguirono il controllo – e chiamammo il 118”.
A difesa del figlio è intervenuto il padre che, chiamato a testimoniare, ha riferito che in quel periodo di raccolta della frutta il figlio lo aiutava nei campi e per questo aveva i coltelli in auto.
Per il giovane l’accusa ha chiesto una condanna a otto mesi di reclusione; la difesa ha invece chiesto l’assoluzione poiché il controllo a distanza di poche ore dalla fine del lavoro nei campi giustificava la presenza in auto di quegli oggetti. Il giudice ha condannato L. G. a cinque mesi di arresto e 1.500 euro di ammenda.
