Cuneo – Quei 500 messaggi al giorno, le richieste continue di restituzione degli oggetti che erano rimasti nella casa comune e poi gli appostamenti e i pedinamenti della ex e del suo nuovo fidanzato, le telefonate in cui le diceva che “l’avrebbe aspettata”; tutto questo era stalking e il giudice del tribunale di Cuneo ha condannato l’imputato, L. G. di Chiusa Pesio, a sei mesi di reclusione, al risarcimento di 5.000 euro per la sua ex fidanzata e al pagamento delle spese processuali.
I due stavano insieme fin da quando erano studenti e avevano deciso di andare a vivere insieme all’inizio del 2018. Una convivenza che però è durata poco: lui era tornato a vivere con i propri genitori, mentre lei era rimasta nella casa affittata pochi mesi prima. Da quel punto in poi erano cominciate le telefonate continue, i messaggi e la richiesta di restituzione di parte dei mobili della casa.
Per tre volte i Carabinieri sono dovuti intervenire in seguito alla richiesta della famiglia della ragazza. In uno di questi controlli erano stati trovati in auto di L. G. due coltelli e una mazza da baseball, oggetti sequestrati e di cui oggi il giudice ha disposto sequestro e distruzione. La famiglia aveva ottenuto un ordine restrittivo che però l’imputato aveva disatteso, e così la ragazza decise di denunciare l’ex fidanzato. Per lui l’accusa ha chiesto una condanna a due anni di reclusione, pena ridotta dal giudice che ha condannato l’imputato a sei mesi di reclusione.