Cuneo – Rinascono a nuova vita i ceppi di tre cedri abbatuti nel giardino dell’asilo nido comunale “Le Pratoline” di via Tornaforte.
Grazie alla collaborazione dell’associazione “Li poeta dël bòsch”, i 66 bambini dai tre mesi ai tre anni che frequentano la scuola cuneese possono ora disporre di nuovi giochi costruiti durante l’estate dagli scultori del sodalizio bernezzese. Nei mesi di luglio e agosto Gianni Romano di Bernezzo, Vincenzo Chillé di Morozzo, Anselmo Costamagna di Cuneo, Marcellino Delfino di Bernezzo, Romano Isoardi di Tarantasca e Livio Manfredi di Mondovì hanno, infatti, messo gratuitamente a disposizione le proprie competenze ed il proprio lavoro per realizzare il progetto scaturito da un’idea di Marta, l’insegnante di inglese: memore di quanto osservato in Irlanda, la docente aveva suggerito di costruire, sui ceppi d’albero presenti nel parco che circonda la struttura, le “fairy doors”, le porte delle fate.
“Abbiamo lavorato – spiega il presidente dell’associazione Gianni Romano – tornando bambini e liberando la fantasia, immaginando fate, streghe, folletti, gnomi del bosco che abitano tutti insieme in un tronco abbandonato. Sopra un ceppo abbiamo quindi realizzato una casetta con un comignolo, ad indicare che essa è abitata. Gli altri due ceppi sono stati uniti da una panchina, che vuole rappresentare l’amicizia e la vita che nasce, cresce e si trasforma: da un ceppo spuntano, infatti, bruchi che poi si tramutano nella farfalla posata sul fiore che campeggia a breve distanza. Gli animaletti rappresentati qua e là – coccinelle, bombi e lumachine – ricordano i nomi delle tre sezioni del nido”.
“Il progetto – precisa la coordinatrice dell’asilo Savina Lauro Pastore – riprende il filo conduttore che accompagna i bambini nel passaggio dal nido alla materna e che valorizza il loro percorso di crescita e cambiamento, come quello compiuto dal bruco che si trasforma in farfalla. I lavori sono iniziati il 2 luglio e si sono conclusi a settembre. Speriamo che questo possa essere un progetto pilota per altre scuole nelle quali ci siano tronchi da riutilizzare”.
L’ente privato che gestisce la struttura, la Sodexo Italia, provvederà al rimborso delle spese sostenute dai volontari per l’acquisto del materiale impiegato.