Cuneo – I sindacati bancari uniti (Fabi First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca-Uil e Unisin) scendono in piazza oggi venerdì 13 settembre per chiedere a Ubi Banca di bloccare le esternalizzazioni. Assemblea a Cuneo allo Spazio Incontri della Fondazione Crc e poi una manifestazione pubblica che si terrà nelle otto piazze colpite dalla cessione (Bergamo, Brescia, Bari, Cuneo, Chieti, Pesaro, Jesi, Milano) a cui si aggiunge la manifestazione di Torino in piazza Castello sotto il palazzo della Regione Piemonte, dalle 10,30 alle 12,30 con lo slogan “Oggi 100 persone, domani?”.
Ubi Banca ha deciso di esternalizzare alcuni dei servizi, che significa il lavoro di almeno 130 dipendenti di cui quaranta della “nuova” sede di Cuneo.Il Gruppo bancario ha deliberato il trasferimento dei rami d’azienda di Ubi Sistemi e Servizi all’Accenture Services Technology Srl e alla BCube Spa, due società che si occupano di servizi finanziari e di organizzazione. Ubi cederà ad Accenture le mansioni di cassa centrale, assegni, bonifici, corporate banking interbancario, tributi e previdenza, trasferimento servizi di pagamento, carte e attivazione e cancellazione ipoteche e a BCube l’archivio casellario e le spedizioni.
Per i sindacati si tratta di “iniziative prive di logiche economico-commerciali, che mettono a rischio la tenuta occupazionale del settore del credito. Vengono toccati a macchia di leopardo e senza logica, uffici piccoli e grandi e si inizia ad esternalizzare pezzi di lavorazione prettamente bancaria non solo attività satellitari”.