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Martedì 5 novembre 2024

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Le memorie di Langhe, Roero e Monferrato raccolte in un cortometraggio

Il filmato, intitolato “Dalla Malora all’Unesco”, viene presentato questa sera (venerdì 13 settembre) alle 21 presso lo Spazio Incontri della Fondazione Crc

La Guida - Le memorie di Langhe, Roero e Monferrato raccolte in un cortometraggio

Dalla malora all'Unesco

Cuneo – Stasera (venerdì 13 settembre) il fotografo Bruno Murialdo, il giornalista Marcello Pasquero e l’editore Claudio Rosso presentano il cortometraggio “Dalla malora all’Unesco”, che racconta il lavoro di raccolta delle memorie di Langhe, Roero e Monferrato. L’appuntamento è fissato alle 21 presso lo Spazio Incontri della Fondazione Crc in via Roma 15 (ingresso libero). 

Il filmato è il risultato di due anni di lavoro in cui sono state raccolte e archiviate oltre 150 ore di audio, 180 ore di video in alta qualità con oltre 1.000 cartelle di interviste trascritte. 

Il progetto ha coinvolto alcune delle personalità più note del mondo del vino: da grandi barolisti (Beppe Colla, Mauro Mascarello, Gigi Rosso e Giacomo Oddero) a rappresentanti di alcune famiglie che hanno fatto la storia della viticoltura (Ascheri, Pio, Mascarello, Chiarlo, Altare, Brezza, Serafino), a cui si aggiungono poi Giuseppe Canobbio, il re della torta alle nocciole, la regina dell’ospitalità roerina Rita Cordero e i campioni della pallapugno Bertola e Berutti. E le storie di enti protagonisti di questa vicenda, come Famija Albèisa, che della raccolta di memorie ha fatto una ragion d’essere ed è raccontata dalla voce del fondatore Giovanni Bressano, o della Diocesi albese, narrata da don Cesare Battaglino. L’enologo Massimo Martinelli, Terenzio Ravotto per Coldiretti e l’onorevole Natale Carlotto sono il collante tra i tanti personaggi per costruire una storia che parte dalla Malora e arriva fino al riconoscimento Unesco. 

Il progetto, rimasto a lungo in un cassetto, si è trasformato, grazie alla collaborazione di Famija Albèisa e al supporto della Fondazione Crc, in una realtà da tramandare ai posteri per non disperdere lo straordinario patrimonio di conoscenze e personaggi di Langhe, Roero e Monferrato. Il modello è l’importante opera svolta da associazioni attive su questi territori da tempo nel mantenimento della memoria, con l’ambizione di creare un archivio spendibile anche con la stampa estera e come base per opere storico culturali.

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