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Martedì 5 novembre 2024

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Poliziotto cuneese racconta come ha salvato una bimba in mare

L'eroe è Marco Pilati, 37 anni, ex nuotatore a livello agonistico, che si è tuffato in mare per soccorrere la piccola, trascinata al largo dalla corrente

La Guida - Poliziotto cuneese racconta come ha salvato una bimba in mare
Marco Pilati

Marco Pilati

Cuneo – “Erano circa le 17, mi trovavo in spiaggia insieme a mia moglie e i miei due figli quando le urla di alcuni bagnanti hanno attirato la mia attenzione. In tanti si erano accalcati sul bagnasciuga preoccupati per un ciambellone con a bordo una persona – che solo dopo ho scoperto essere una bimba di 9 anni – che si stava allontanando sempre di più dalla riva”. A parlare è Marco Pilati, cuneese di 37 anni, ex nuotatore a livello agonistico (anche a livello nazionale) e assistente capo della Polizia di Stato, agente dell’Unità di pronto intervento antiterrorismo, che domenica 28 luglio ha salvato la vita a una bambina e al padre che rischivano di affogare. I fatti sono avvenuti in Puglia, nella spiaggia di Torre Specchia Ruggeri, a Marine di Melendugno (Lecce) dove il poliziotto era in vacanza insiema alla famiglia. 

“Quel giorno il mare era molto pericoloso, lo Scirocco aveva creato un moto ondoso che portava verso il largo. Il salvagente era già molto lontano da riva e non era possibile distinguere chi ci fosse a bordo. Un paio di bagnanti si sono lanciati in mare ma sono usciti dall’acqua poco dopo spaventati dalla forte corrente. Ma qualcuno doveva intervenire. Così mi sono tuffato in mare e ho cominciato a nuotare, l’acqua era davvero freddissima. Ho fatto una pausa a metà strada, avevo la tachicardia e dovevo fermarmi per respirare. Poi l’ho raggiunta, era una bimba francese di 9 anni, in stato di choc. Non parlava, era rigida e molto spaventata. Intanto ci ha raggiunto il padre, anche lui in preda al panico. Siamo rimasti per un attimo appesi al gonfiabile, li ho fatti prendere fiato e ho lasciato che il padre si riposasse un momento, aveva nuotato parecchio. Eravamo a centinaia di metri dalla riva, gli ho spiegato come dovevamo muoverci per tornare indietro. Arrivati ad un’ottantina di metri dalla spiaggia  ci ha raggiunti un idromoto dei volontari della Guardia costiera di San Foca che ha trasporato la piccola a riva. Io e il padre abbiamo proseguito a nuoto per altri dieci minuti”. 

Ad accoglierli sulla terraforma c’è stato il lungo e sentito applauso dei tantissimi bagnanti che da riva avevano seguito la vicenda che fortunatamente si è conclusa con un lieto fine. Padre e figlia sono stati portati al pronto soccorso per alcuni accertamenti.

Nello stesso giorno in quella zona, sempre a causa delle avverse condizioni meteo, hanno invece perso la vita in mare altre due persone.

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