Ormea – Una risposta che sembra arrivare prima della domanda stessa e che, in ogni caso, viene accolta con grande favore dal territorio e da chi ha lavorato per promuovere l’iniziativa: nel giorno precedente l’incontro organizzato dalla Camera di commercio di Cuneo a Cantarana (sabato 20 luglio alle 10.30 nell’area antistante il “foro pilota”, il traforo geognostico realizzato all’inizio degli anni Novanta, lungo la statale 28; nella foto) per presentare il progetto esecutivo rivisto dall’Anas qualche anno fa e molto più sostenibile – sotto il profilo economico e sotto quello ambientale – rispetto al passato, per chiederne l’inserimento tra le opere da finanziare e realizzare, ecco che giungono le parole del ministro ai Trasporti e alle infrastrutture Danilo Toninelli. Una nota (un post su Facebook) che assicura lo sblocco dei cantieri, parlando del tunnel Armo-Cantarana come di “un’opera che abbiamo sbloccato tra Piemonte e Liguria e che permetterà al territorio di avere un’arteria più sicura e meno tortuosa”, “una vitale arteria di collegamento tra la Riviera ligure e il Piemonte”.
“Quest’opera strategica – si legge tra le righe pubblicate dal ministro – è rimasta negli anni incompiuta ma ora potrà finalmente essere realizzata: la sua progettazione esecutiva è infatti stata inserita nell’aggiornamento 2019 del contratto di programma Anas-Mit 2016-2020. E proprio domani si terrà, all’imbocco del tunnel geognostico dell’Armo-Cantarana un evento pubblico, a cui parteciperanno anche dei rappresentanti del mio ministero, per celebrare la ripresa del progetto verso la realizzazione dell’opera”.
“Questo vuol dire lavorare per sbloccare le tante piccole opere utili che all’Italia servono veramente”, conclude Toninelli.
“Domani con il direttore generale del ministero e dell’Anas presenteremo l’opera – è la reazione più che soddisfatta del presidente di Cciaa Cuneo, Ferruccio Dardanello -. Un grande risultato che va a premiare il sistema camerale che ha caparbiamente creduto nella fattibilità dell’opera che servirà a rendere meno asfissiante il nostro isolamento aprendoci al Mediterraneo e all’Europa transfrontaliera, nella quale crediamo da sempre”.