Santa Vittoria d’Alba – Nella mattinata di oggi (giovedì 18 luglio) i Carabinieri hanno bloccato parte dell’attività dello stabilimento Italgelatine, sulla statale Alba-Bra, che dal 1968 produce gelatine per usi alimentari, farmaceutici e cosmetici, con il sequestro di una parte delle strutture, cioè quattro degli otto impianti di idrolisi (una sorta di “maxi-bollitori”). Il provvedimento è stato disposto per consentire la prosecuzione dell’attività ma senza causare problemi di “sovraccarico” al depuratore, grazie a minori volumi dei reflui.
I Carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico) di Alessandria, con i colleghi braidesi, sono entrati in azione dopo aver valutato la situazione con tecnici di Arpa Piemonte, Provincia e Asl. Per l’azienda erano giunte numerose segnalazioni, da tempo, sui cattivi odori; da inizio anno, con nuove lavorazioni, il problema si sarebbe acuito, tanto più nei periodi di temperature più alte. I controlli dei Carabinieri hanno dato riscontro alle segnalazioni, dimostrando che, spiegano dal Noe, “i motivi degli insopportabili odori sono da attribuire al sistema di depurazione biologico, che non è stato in grado di abbattere alcune sostanze chimiche provenienti dal ciclo produttivo e immesse nello scarico, causando criticità sulla qualità delle acque del fiume Tanaro e dell’aria”.
Il sequestro è scattato in mattinata e verrà revocato quando l’azienda eliminerà tutti gli inconvenienti riscontrati, assicurando “uno scarico conforme ai limiti della normativa; fino ad allora la capacità dell’impianto produttivo sarà ridotta alla quantità di reflui trattabili nei limiti delle capacità funzionali del depuratore”.
Per il rappresentante legale dell’azienda e i tecnici dello stabilimento l’accusa di cui dovranno rispondere davanti all’autorità giudiziaria è di reati di inquinamento ambientale aggravato, getto pericoloso di cose, scarico di acque ed emissioni in atmosfera non autorizzati.