Cuneo – Troppo alto il rischio di non passare alla commissione di Baku del 30 giugno. L’Italia dovrebbe oggi ritirare ufficialmente la candidatura delle “Alpi del Mediterraneo” a Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco. Francia e Principato di Monaco hanno già sollecitato ufficialmente nei giorni scorsi il ritiro. Si ferma quindi la corsa Unesco per questo 2019 dell’estesa area naturale protetta di 268.500 ettari situata tra Italia, Francia e Principato di Monaco. Anche l’ultimo tentativo delle istituzioni italiane a sostegno delle candidatura non è bastato.
La bocciatura avvenuta nelle scorse settimana da parte dello Iucn, una delle Ong chiamate a valutare la candidatura delle Alpi, pesa rispett a tutte gloi altri giudizi positivi del resto della commissione, e dunque il rischio di non passare alla valutazione finale è troppo alto. Una bocciatura a Baku significherebbe mettere una pietra tombale sul progetto, perché il pollice verso Unesco è irreversibile. Lo stop da parte dei presentaztori della candidatura, che è l’Italia permetterebbe invece di continuare a lavorare sulla proposta e su una nuova candidatura. Come è avvenuto più volte per esempio per il territorio collinare di Langhe, Roero e Monferrato.
La candidatura italiana aveva coinvolto nella comune storia geologica, ambientale e di biodiversità un’area di 268.500 ettari e che interessa 79 Comuni (28 dei quali in territorio italiano) e 3 Stati: Italia, Francia e Principato di Monaco. Per completare le molte ricchezze ambientali tutelate da più di trent’anni dal Parco Naturale delle Alpi Marittime e dal Parco Nazionale del Mercantour, nel progetto sono stati inseriti anche i Parchi del Marguareis e delle Alpi Liguri, alcune zone protette della Provincia di Imperia, l’Area protetta regionale Giardini Botanici Hanbury, alcune zone naturali tra entroterra e costa del Dipartimento delle Alpi Marittime.