Cuneo – Almeno quattro episodi denunciati in pochi giorni, non cessa l’allarme truffe e furti agli anziani, nell’area del capoluogo e nel resto della provincia: le forze dell’ordine richiamano a tenere alta l’attenzione sul fenomeno, a non fidarsi di chi avvicina in strada o presso l’abitazione, e anche a tenere sotto controllo movimenti sospetti, per segnalare subito quanto potrebbe accadere.
In tre casi su quattro, infatti, lo sguardo attento di persone nelle vicinanze e la pronta reazione delle vittime designate hanno impedito di portare a termine i furti in abitazione, da parte di falsi tecnici del gas, dell’acquedotto e di altri servizi, oppure sedicenti addetti di banche, enti, forze dell’ordine, e così via.
Nella giornata di ieri (giovedì 20 giugno) in Cuneo un vicino si è fermato nei pressi di un palazzo per tenere d’occhio i movimenti di una persona, che poi si è allontanata spontaneamente. Nella stessa giornata, un altro episodio, in via San Giovanni Bosco: al mattino, un uomo ha suonato con insistenza un citofono, ma la donna non gli ha aperto, ha invece chiamato il marito, che intanto avvertiva la Polizia. Quando gli agenti sono arrivati, l’uomo si era già dileguato. Tre giorni fa, nella zona dello stadio, un uomo si è messo a seguire un altro individuo che stava seguendo in modo sospetto una donna anziana, appena uscita da un ufficio postale, e intanto ha chiamato il 112 per dare l’allarme. L’altro uomo si è accorto della sua presenza e ha fatto perdere le proprie tracce.
È invece riuscito a sottrarre monili e alcuni oggetti in oro il truffatore che si è presentato nei giorni scorsi a casa di una donna anziana, in una frazione di Cuneo.
La Polizia e le altre forze dell’ordine ribadiscono l’importanza di non aprire a nessuno, a casa, e di non dare confidenza a sconosciuti in strada; inoltre, viene ribadita l’importanza del prestare attenzione anche da parte di terzi (condomini, vicini di casa, passanti), segnalando tempestivamente presenze e movimenti sospetti, per prevenire le truffe e i furti, a danno delle persone anziane e sole. Una sorta di “occhio collettivo” a tutela delle fasce deboli, per contrastare il diffondersi di reati così fastidiosi e gravi (magari non tanto per il bottino ma sicuramente per lo stato d’animo delle vittime).