Fontanelle – Ottocento persone delle comunità cattoliche straniere hanno affollato il Santuario Regina Pacis a Fontanelle in occasione del “Pellegrinaggio dei popoli”. Domenica 9 giugno la Chiesa festeggiava la Pentecoste vissuta nell’incontro tra gruppi, paesi, lingue che si sono dati appuntamento per vivere la preghiera.
“L’atmosfera che si è creata domenica ci riempie il cuore. Forse per merito del luogo e della disposizione del Santuario, i pellegrini erano stretti in un ‘abbraccio’ – afferma don Giuseppe Costamagna, direttore della Migrantes di Cuneo a conclusione della manifestazione. Un abbraccio che ricorda la Pentecoste e la Madonna”.
La manifestazione è giunta alla sesta edizione ed è stata organizzata dal Coordinamento regionale Migrantes di Piemonte e Valle d’Aosta. Quest’anno l’incontro è stato ospitato nella diocesi di Cuneo e organizzato con cura e discrezione dalla Migrantes di Cuneo.
Le persone raccolte a Fontanelle appartengono a diverse etnie che risiedono nelle diocesi di Alba, Asti, Cuneo e Torino. “Pellegrini per la pace” è stato il tema della giornata su cui i partecipanti hanno potuto riflettere. Sono state proposte tre diverse Vie Crucis per meditare sul tema. La S. Messa è stata celebrata dal vescovo di Asti Marco Prastaro, delegato regionale Migrantes. La giornata è stata anche occasione per condividere canti e balli tradizionali dei diversi paesi di provenienza dei pellegrini, nel parco del Santuario.
Preziosi sono stati i volontari e la comunità di Fontanelle che hanno partecipato all’organizzazione e agli eventi della manifestazione. “La banda del paese ha suonato per i pellegrini, il rettore del Santuario, don Giuseppe Panero, ha partecipato al Pellegrinaggio con grande coinvolgimento – continua don Costamagna. Domenica abbiamo potuto vivere la bellezza del sentirsi un’unica famiglia, nel rispetto delle diversità di ogni comunità. L’esperienza di comunione vissuta domenica dimostra quanto sia opportuno e urgente concentrarsi, oltre le parole, nel promuovere momenti di condivisione e di preghiera tra sorelle e fratelli cristiani, anche migranti”. Come ha sottolineato Sergio Durando, direttore della Migrantes regionale: “Tutti possiamo diventare operatori di pace, ogni giorno, per costruire comunità più unite, solidali e aperte. Il Pellegrinaggio si sta chiudendo, ma parte da Fontanelle di Boves un’onda di testimoni e portatori di pace che si propagherà nel tempo e nello spazio, a partire dai nostri ambienti di vita quotidiana”.