Cuneo – Un gruppo forte e ben organizzato, con persone che risultavano spesso coinvolte in diversi casi (da cui “Operazione Prezzemolo”) e che, nonostante gli ingenti sequestri, riuscivano sempre a tornare a rifornirsi per continuare a spacciare, non solo in provincia di Cuneo ma anche nelle zone di Torino e Milano. Sono state emesse nei giorni scorsi dal tribunale di Torino ed eseguite dalla Polizia di Cuneo otto misure cautelari in carcere, nei confronti di otto persone di origine marocchina: un 35enne e un 43enne sono stati portati in carcere a Cuneo, un 33enne ad Alessandria, mentre gli altri cinque risultavano già espulsi per altri reati. Per gli otto le accuse sono di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, aggravate dall’ingente quantità. A tre persone già coinvolte e arrestate nel 2014 erano stati sequestrati in totale oltre 140 chili di hashish: segno della “portata” criminale del gruppo, che quindi riusciva a movimentare anche quintali di droga e cui i poliziotti cuneesi sono riusciti a risalire in lunghe indagini, rese più complesse dai “codici” usati dai malviventi al telefono e dal continuo cambio di sim sui cellulari. Il gruppo era strutturato in modo attento, quasi imprenditoriale, con mansioni e ruoli ben precisi, dal rifornimento allo spaccio. Le indagini erano partite da un arresto in flagranza per spaccio davanti a una scuola superiore nel centro storico di Cuneo.