Cuneo – “In tutti i regimi democratici quando si perde si va a casa. Quando si perde, si perde e il comandante in capo deve assumersi la piena responsabilità del dato. Quando si insedierà il nuovo Consiglio regionale valuterò con la coalizione opportunità, tempi e modalità di lasciare il mio seggio a qualcun altro per dare inizio a una nuova fase”.
Sono le parole del governatore uscente del Piemonte, Sergio Chiamparino che ha commentato la sua sconfitta: “Non me ne vado sbattendo la porta ma mi sembra ragionevole metter a disposizione il mio seggio per portare nuova energia. Mi son sentito di combattere questa ultima battaglia e l’ho persa. Non credo di aver più molto da dire”.
Lo spoglio va a rilento mancano anc ora 900 sezioni delle 4.807 sparse per il Piemonte ma il distacco è netto: Cirio con 873.256 voti sfiora il 50% delle preferenze il 49,87% contro il 36,25% e le 634.718 preferenze di Chiamparino. I 5 Stelle di Beertola sono al 13,16% e Blero del Popolod ella Famiglia allo 0,72%.
Ancora più netto il distacco in provincia di Cuneo: 58,05% per Cirio contro il 31,82 di Chiamparino. Solo a Torino il risultato inverso ma il distacco si sta assotigliando sempre più. In provincia la Lega è al 41,63%, il Pd al 17,41%.