Cuneo – Una folla di amici me appassionati si sono dsti appuntamenti ieri sera venerdì 24 maggio all’associazione culturale “Ego Bianchi” di via Schiaparelli alla presentazione del libro “Pregliasco. Lo chiamavano il prete, andava come un diavolo”. Nel libro sono state raccolte dal giornalista sportivo Carlo Cavicchi, decine di suggestive immagini inedite, raccontate dallo scrittore e divulgatore del mondo rallistico davanti anche a quattro auto storiche da rally risalenti agli anni Ottanta: una Lancia Stratos, una Fulvia HF, una Turbo Delta Alfa Romeo e una Lancia Beta Coupè.
Mauro Pregliasco, classe 1944, ha esordito 50 anni fa come pilota in una gara in salita, nel 1969 su Fiat 850. L’anno dopo il debutto nei rally, due anni dopo la conquista di un posto da pilota ufficiale Lancia: per due decenni è protagonista al volante, fino al 1987, quando si ritira dalle gare. Non solo successi, ma anche impegno per l’automobilismo sportivo: Pregliasco è stato, fin dall’inizio degli anni Ottanta, istruttore federale rally e per piloti su ghiaccio, oltre a organizzare corsi di guida sicura.
“L’Automobile Club Cuneo – ha detto il presidente dell’Automobile Club Cuneo, Francesco Revelli, nel corso della presentazione – è contenta di aver preso parte a questa vera e propria festa in onore di Mauro Pregliasco. Ha lavorato ad un bel libro, un’autentica autobiografia che è anche la storia in chiaro-scuro di vicende non solo sportive, ma anche della produzione delle automobili italiane. Ricordiamo la Lancia e altre grandi marche di vetture che oggi, purtroppo, non ci sono più, ma che hanno segnato un percorso straordinario della mobilità, della passione degli italiani per l’automobile e per lo sport automobilistico, cuneese in particolare, di cui Pregliasco è stato un degno alfiere”.