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Domenica 22 dicembre 2024

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In quattro per guidare la Regione Piemonte

Bertola, Cirio, Chiamparino e Boero in corsa con quattordici liste sulla scheda verde

La Guida - In quattro per guidare la Regione Piemonte

Cuneo – Domenica si vota per le elezioni regionali in tutto il PIemonte e dunque anche in tutti i comuni della Granda. Sono quattordici le liste in corsa per eleggere il nuovo presidente della Regione Piemonte e per scegliere i cinquanta consiglieri di Palazzo Lascaris in appoggio ai quattro candidati presidenti. Nell’ordine sulla scheda sono: il consigliere regionale uscente Giorgio Bertola per l’unica lista del Movimento 5 Stelle;  l’europarlamentare di Forza Italia Alberto Cirio per il centrodestra con cinque liste e 25 candidati per la Granda (Udc, Lega, Sì Tav Sì Lavoro per il Piemonte nel cuore, Fratelli d’Italia, Forza Italia); il governatore uscente Sergio Chiamparino per il centrosinistra, con sette liste e 35 candidati per la provincia di Cuneo (L’Italia in Comune, Chiamparino per il Piemonte del Sì, Liberi Uguali Verdi, +Europa Sì Tav, Chiamparino sì Demos, Moderati, Partito Democratico), e il professore universitario Valter Boero per la lista unica de Il Popolo della famiglia.
Sono 70 i candidati regionali nel cuneese (61 della Granda e tre di Cuneo città) per cinque posti nel Consiglio regionale che spettano alla provincia in base agli abitanti. A questi si aggiungeranno i consiglieri che entreranno automaticamente in quota al candidato presidente, cioè nel listino di dieci nomi, senza preferenze. Il sistema elettorale regionale prevede che dieci seggi vengano attribuiti con sistema maggioritario, grazie al “listino” del presidente, e gli altri quaranta vadano alle circoscrizioni provinciali.

In provincia di Cuneo hanno diritto al voto per le regionali 493.007 elettori che avranno a disposizione una scheda di colore verde dove sono riportati i nomi dei candidati a presidente e a fianco i simboli delle liste collegate in coalizione e lo spazio per scrivere il nome del candidato consigliere scelto.

Si può votare per il governatore facendo un segno sul nome, oppure si può votare per un partito, senza indicare un candidato, così facendo il voto va a quella lista e al candidato presidente sostenuto dalla lista.
Inoltre si può esprimere una preferenza per un candidato consigliere, scrivendone il nome a fianco della lista di appartenenza. In questo caso il voto va al candidato consigliere, alla sua lista e al candidato presidente a cui la lista fa riferimento.
Si può infine scegliere il voto disgiunto e votare così un candidato presidente da una parte, e un partito che sostiene un altro candidato dall’altra, o un singolo consigliere, scrivendo il nome: in quel caso il voto va al candidato presidente scelto e al candidato consigliere scritto e alla sua lista di riferimento, ma non al presidente della coalizione a cui appartiene.
Vince il candidato presidente che ottiene più voti, e che si porta dietro i dieci del listino.

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