Brescia – Cominciamo dai nomi che sono da ricordare: Erica Ghelfi, della Podistica Valle Varaita, vince il campionato italiano di lunghe distanze in montagna in 1h54’29”. Dietro di lei la bovesana Lorenza Beccaria, 1h58’01” e anche oro italiana Promesse; terza è Francesca, sorella di Erica, in 1h59’04”. Poi, Martina Chialvo, nona e ancora Valle Varaita, in 2h06’06”.
Cuneesi anche al maschile con Martin Dematteis, primo italiano in 1h38’11”; nono il gemello Bernard (tutti e due Corrintime, già Valle Varaita), in 1h39’36”. Infine Andrea Rostan dell’Atl. Saluzzo, campione italiano promesse che il giorno prima, sabato, ha corso anche il km verticale.
I due giorni sono quelli straordinari che ha vissuto Casto, Brescia, con due campionati italiani di montagna: sabato 18 il km verticale, domenica quello di lunghe distanze, 21 km con 1330 m di dislivello, dal municipio di Casto al Rifugio Nasego. È stata l’edizione dei record pur con tanta pioggia. Più di trecento gli atleti, primi al traguardo campioni del mondo, europei e kenioti. Come Lucy Wambui Murigi, la gazzella campione del mondo sempre al comando 1h52’23”.
“Non me l’aspettavo assolutamente – dice Erica Ghelfi – Mi sono divertita correndo un po’ per volta, senza pensare a niente, assolutamente. È stata una bella giornata”.
“Sono molto contento – dice Martin Dematteis – è dal 2011 che non vincevo un titolo individuale. Sono otto anni, siamo all’inizio di un nuovo ciclo. Dedico questa vittoria a tutto il mountain run italiano che ha sempre creduto in me e anche un po’ al mio allenatore Paolo Germanetto che mi sopporta sempre, che ha sempre creduto in me”.
Grande soddisfazione anche per Giulio Peyracchia, presidente onorario, allenatore e responsabile del settore giovanile della Podistica Valle Varaita: “Conoscevo di vista le sorelle Ghelfi, ma solo da quest’anno sono con noi: il loro podio è stato una sorpresa incredibile visto che negli allenamenti invernali non avevamo ancora fatto nessun 20 km. Sono forti, hanno doti naturali in salita e ancora alcune problematiche in discesa. Negli allenamenti penso che sia molto importante il rapporto di fiducia e amicizia con l’allenatore. Il nostro è uno sport che coinvolge con i sorrisi e l’umiltà, uno sport di squadra dove tutti abbiamo da imparare per divertirci”.