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Giovedì 14 novembre 2024

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Fossano, a due anni dal crollo arrivano i primi pezzi

Il sindaco Sordella chiede chiarezza sulle cause, le rimozioni e la riapertura

La Guida - Fossano, a due anni dal crollo arrivano i primi pezzi

Fossano – A due anni dal crollo del viadotto della tangenziale di Fossano allo svincolo per Marene, avvenuto il 18 aprile 2017, sono arrivati nel cantiere allestito ai piedi della tangenziale, nei pressi del cimitero, i pezzi per il nuovo ponte. Il materiale sarà l’acciaio a differenza dell’originario in calcestruzzo precompresso. I lavori di consolidamento delle strutture di sostegno sono conclusi e nelle prossime settimane avverrà l’assemblaggio. Inoltre gli interventi hanno riguardato anche il rinforzo delle campate degli altri ponti.

Il sindaco di Fossano, Davide Sordella, ricordando l’infelice anniversario ha apprezzato gli impegni mantenuti da Anas. “Sono finalmente iniziati i lavori di assemblaggio del ponte in acciaio – dice Sordella – che sostituirà quello crollato e che consentirà di aprire nuovamente lo svincolo verso Marene. Sono programmati altri interventi per un totale di 8,5 milioni di euro che dovrebbero portare entro l’anno alla riapertura della seconda carreggiata. Abbiamo firmato la convenzione per la videosorveglianza e auspichiamo possano partire a breve i lavori relativi ad alcuni asfalti compensativi che necessitano ancora dell’autorizzazione dell’ufficio di Milano. In tal senso mi sento di ringraziare per la serietà e la professionalità i dirigenti Ing. Vurro e Ing. Gemelli dell’Area Nord Ovest Piemonte di Anas”.

Allo stesso tempo Sordella ha chiesto al ministro Toninelli di dare risposte concrete ad alcuni interrogativi. “L’aspetto negativo – dice il primo cittadino – è che non si è ancora ricevuta risposta alle tre domande poste in Consiglio comunale: a due anni da quell’evento non conosciamo ancora le cause ufficiali del crollo, non essendo stati resi noti gli esiti delle varie perizie; alcuni elementi del manufatto crollato continuano a occupare la parte retrostante del parcheggio pubblico del cimitero comunale, quando invece avevamo dato la disponibilità di un mese e sono ancora a disposizione della Procura per la procedura giudiziaria”. Infine il sindaco ha sottolineato che senza la riapertura al traffico pesante “viene meno la funzione della tangenziale con grave danno per la nostra Città e per le imprese di tutta la Provincia. Manca un progetto approvato e il conseguente stanziamento che si stima in almeno 70 milioni di euro”. “Auspichiamo – conclude il sindaco della città degli Acaja -che il Ministro Toninelli, che un anno fa ci aveva scritto prendendosi l’impegno di seguire personalmente il processo sino alla completa riapertura della tangenziale, possa fornire risposte esaurienti e concrete a questi interrogativi. È un nostro diritto”.

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