Peveragno – Si svolgono oggi pomeriggio alle 15 nella parrocchia di San Giovanni Battista i funerali di Giacomo Campana, conosciuto da tutti come “Giaculin barbè”. Classe 1925, nella sua bottega di via San Giovanni a pochi passi dalla chiesa, ha esercitato per una vita l’attività di barbiere unitamente a quella di sarto, come imponeva allora la tradizione, quando sul banco accanto al rasoio per radere la barba si trovavano anche ago e filo per le asole delle camicie. Garbato e gentile, era la memoria storica del paese e delle persone che lo abitano. “Era un piacere – lo ricorda il sindaco Paolo Renaudi – entrare nel suo negozio, ascoltare i racconti di una vita, le esperienze legate al periodo bellico, le testimonianze sulla ricostruzione che seguì e la conseguente modernizzazione del paese”. Giacomo Campana lascia i figli Laura a Riccardo.
La scomparsa di Giaculin è solo di qualche giorno successiva a quella di Piera Violino “Piera furmagera”, ambulante alimentare insieme al marito in molti mercati della provincia. Una figura di primo piano nell’ambito del commercio peveragnese, grazie ad un’attività esercitata con zelo per anni e continuata oggi dalla figlia e dal genero. “Nel volgere di brevissimo tempo – aggiunge il sindaco – il paese perde due personaggi importanti a cui era legata la memoria collettiva”.