Cuneo – Quattordici sanzioni sono state elevate in questo inverno dai Carabinieri Forestali per scorretti spandimenti di liquami e letami nella pianura cuneese. Quattordici verbali amministrativi per un importo totale delle sanzioni, che dovrà essere stabilito dall’autorità competente, ovvero la Provincia, compreso tra i 8.400 e i 84.000 euro. Oltre alla multa i quattordici agricoltori multati sono stati segnalati anche all’Agenzia regionale Arpea per le previste decurtazioni dei premi comunitari percepiti in relazione all’attività agricola effettuata. Tra i comportamenti illeciti più diffusi si segnala la distribuzione dei reflui nei periodi invernali di divieto o su terreno innevato o gelato, così come il mancato interramento dei reflui entro il giorno successivo al trattamento per il contenimento, tra l’altro, degli odori sgradevoli.
“L’utilizzo di concimi di origine animale – spiegano i Carabinieri – come fertilizzanti ha origine storiche e tutt’oggi rappresenta una fondamentale attività sia per migliorare le rese produttive delle superfici agricole, sia per gestire l’imponente mole di reflui generate dalle attività di allevamento, principalmente bovino e suino. Pur essendo dai più considerata una operazione tradizionale e priva di rischi, l’impatto ambientale dei liquami e letami è di notevole rilevanza e pertanto il loro utilizzo è strettamente disciplinato, con normative regionali, per i quantitativi utilizzabili, i periodi di divieto e le modalità di spandimento. Alcune sostanze contenute nei liquami, come nitrati ed ammoniaca, se disperse nella falda acquifera o in atmosfera, possono costituire un grave inquinamento ambientale e rivelarsi pericolose per la salute umana. Gli effluenti zootecnici debbono dunque essere strettamente trattati con finalità di concimazione e non diversamente smaltiti”.