Cuneo – Mentre la provincia di Cuneo si prepara alla protesta, martedì 26 febbraio, in cima alla salita Bergoglio a Cherasco, nella piazzetta della rotonda di intersezione della SP7 con la SS 231, il ministro Toninelli da Roma manda segnali rassicuranti. Senza mai venire di persona, pur dopo i tanti inviti, il ministero delle infrastrutture manda una nota a seguito dell’incontro avvenuto ieri, giovedì 21 febbraio, al Mit con i rappresentanti del consessionario del Gruppo Sias.
“Abbiamo avuto un incontro molto fruttuoso con il concessionario per il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo – scrive il ministro nella nota -. Mancano ancora alcuni piccoli calcoli da rifare e ci rivedremo a brevissimo, ma sono ottimista sul fatto che si possa arrivare a una soluzione nettamente migliorativa rispetto a quella individuata dal precedente Governo per completare bene e in tempi brevi una infrastruttura fondamentale per quei territori. Faremo l’autostrada senza consentire che l’investimento vada a carico dei pedaggi pagati da chi viaggia lungo la A4″.
Secondo quanto riportato dal ministero l’autostrada si può concludere, senza aumenti sui pedaggi e senza proroghe di concessione, ma non si parla mai né di tempi certi sia di inizio dei cantieri sia della fine, né di tracciati.
“Si va verso un schema di intesa – continua Toninelli – per cui il gestore spenderà i 350 milioni circa che servono per completare l’opera e otterrà una remunerazione intorno al 7%, recuperando gli esborsi grazie esclusivamente al valore di subentro della concessione sulla A4. Su questo schema abbiamo ottenuto pieno conforto, pochi giorni fa, anche dalla Commissione Ue e grazie a questa soluzionediciamo finalmente stop al meccanismo delle proroghe che in questi anni ha messo lo Stato in una posizione di debolezza di fronte ai grandi concessionari”.
La manifestazione del 26 a partire dalle 8,30 unirà i sindaci del territorio, unitamente agli amministratori e alle associazioni di categoria maggiormente rappresentative in cima alla salita Bergoglio che a causa del mancato completamento dell’autostrada, viene percorsa quotidianamente dai veicoli pesanti con conseguenti ripercussioni negative sulla viabilità locale e sulla sicurezza dell’infrastruttura provinciale.