Cuneo – Prove di candidature ufficiali nel centrodestra in Regione Piemonte. La possibile candidatura contro Chiamparino di Alberto Cirio sembra più vicina. Sembra. Perché se è vero che la richiesta di archiviazione nell’indagine torinese sulla Rimporsopoli bis, potrebbe riguardare anche l’europarlamentare albese, è altrettanto vero che occorrerà aspettare le decisioni del gup. Il pubblico ministero ha richiesto per 31 ex consiglieri regionali, che appartengono sia al centrodestra che al centrosinistra, consiglieri regionali tra il gennaio 2008 e il febbraio 2010, di procedere per peculato. Per altri 18, tra cui lo stesso Cirio si profila invece una richiesta di archiviazione.
Ma che la strada alla candidatura sia spianata è ancora tutto da vedere. Almeno per due motivi.
Il primo rimane sempre la questione giudiziaria: i pm hanno chiesto l’archiviazione ma bisogna attendere il gup, il giudice dell’udienza preliminare, che potrebbe decidere in modo contrario. E quindi la posizione di Cirio sarebbe di nuovo in attesa di giudizio.
Il secondo è strettamente politico. Cirio è il candidato di Forza Italia, spinto in particolare da Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, ma non del centrodestra. E di quale centrodestra? Le elezioni in Abruzzo con la vittoria del candidato di Fratelli d’Italia ha rafforzato il partito della Meloni che proprio in Piemonte ha il suo cofondatore, il cuneese Guido Crosetto. Ma sopratutto ha confermato il primato della Lega di Salvini, che ha triplicato i voti di Forza Italia. Come a dire che nella coalizione di centrodestra o destra-centro decide Salvini. E la Lega non è intenzionata a muoversi ufficialmente se non dopo il 24 febbraio ovvero dopo il risultato delle elezioni regionali in Sardegna. Nell’isola il centrodestra candida, con undici liste in coalizione, Christian Solinas, segretario del Partito Sardo d’Azione, ma anche eletto senatore proprio con la Lega lo scorso 4 marzo. Un uomo di fiducia di Salvini che, vincendo in Sardegna, potrebbe far saltare il tavolo delle trattative decisamente a favore del ministro dell’interno che si troverebbe ancor di più solo a decidere il candidato in Piemonte che, insieme all’Emilia Romagna, è l’unica regione del Nord ancora governata dal centrosinistra.
Intanto Cirio con un comunicato stampa si dichiara disponibile dopo la richiesta dei pm: “Ho atteso questo momento per una questione di serietà, perché per me era fondamentale riuscire a dimostrare la correttezza del mio operato. Oggi sono nelle condizioni di sciogliere la mia riserva sulla candidatura per la presidenza della Regione Piemonte. Ho comunicato ai partiti della coalizione – Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia – la mia disponibilità e spetterà ora ai leader nazionali la decisione finale. Credo che il Piemonte abbia bisogno di un profondo cambio di marcia. Ha bisogno di velocità. E io le scarpe da corsa le ho già ai piedi, perché per la mia terra non ho mai smesso di correre”.