Cuneo – La nuova rete del trasporto pubblico locale entrerà in vigore da lunedì 18 febbraio, ma nel frattempo arriva la prima richiesta di modifiche presentata dal comitato di quartiere di Confreria e indirizzata all’Agenzia della Mobilità piemontese, al Comune di Cuneo e al Consorzio Granda Bus.
Questa la lettera inviata dal comitato di quartiere di Confreria.
“Lo scorso mercoledì 6 febbraio, nel Salone d’Onore di palazzo civico, è stata presentata la nuova rete del Trasporto Pubblico Locale della Conurbazione di Cuneo. Ben venga la razionalizzazione dei costi e la riorganizzazione dei collegamenti, ma ci permettiamo di segnalare all’Agenzia della Mobilità Piemontese, al Comune di Cuneo e al Consorzio Granda Bus, alcune nostre perplessità e avanzare richieste di modifica in merito al disegno della Linea 3 che passa per Confreria.
Premesso che a cinque giorni dalla presentazione del piano e a quattro da un’apposita commissione consiliare tenutasi presso la Sala Vinay, nelle quali non si era fatto alcun cenno alla soppressione di ben due fermate in Confreria (via Molino Morra e via San Damiano Macra) che, di fatto, taglieranno fuori l’area a più alta densità di popolazione della frazione dalla linea.
Ci chiediamo qual è la ratio della riorganizzazione se questa esclude totalmente dall’utilizzo del servizio metà frazione. Avremmo capito, in ottica di razionalizzazione, la soppressione di una tra le due fermate tra via valle Maira e via Acceglio, distanti poco più di cento metri l’una dall’altra. Oppure la soppressione di una delle due fermate tra via Molino Morra e via San Damiano Macra, anch’esse non così distanti tra di loro. Insomma, sì a una riorganizzazione, ma che tenga conto della conformazione dell’abitato e della distribuzione degli abitanti.
La zona in questione è popolata da una grande quantità di anziani, cosiddetta ‘fascia debole’ della popolazione, che utilizzano il pullman per andare a fare la spesa o sbrigare pratiche sull’altipiano. Una riorganizzazione non può non tenere conto del principi basilari di solidarietà. Siamo convinti che i fruitori del servizio non avranno nulla da obiettare se il pullman impiegherà tre minuti in più per arrivare sull’altipiano offrendo però un servizio più completo ed orizzontale.
Perplessità restano anche sul tragitto, che a quanto abbiamo appreso avrebbe percorsi diversi tra andata e ritorno (viadotto Sarti e viadotto Soleri) provocando, questo sì, un aumento spropositato dei tempi di percorrenza per molti utenti.
Richiediamo dunque agli enti competenti di ripensare all’intera linea, ma soprattutto di non sopprimere il servizio bus in via Molino Morra e via San Damiano Macra. Avendo appreso dalla Commissione Consiliare sul tema che c’è ancora spazio per modifiche e migliorie ci auguriamo che venga tenuto conto di una richiesta di buon senso prima dell’entrata in vigore del nuovo orario”.