Cuneo – È guerra alle nutrie, anche in Granda, per debellare questa presenza pericolosa: lunedì 4 il consiglio provinciale ha approvato all’unanimità il Piano per il controllo della nutria, fino al 2023, secondo le linee guida dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale).
La nutria (Myocastor coypus), simile al castorino, vive soprattutto nelle zone umide e sta diventando negli ultimi anni sempre più invasiva; al di là della simpatia che può ispirare, è invece considerata una delle specie animali esotiche più pericolose, per l’impatto sulla biodiversità, sia su specie botaniche tipiche sia su coltivazioni, oltre ai danni sulle zone umide e sulla fauna che le abita.
In provincia di Cuneo la nutria è comparsa alla fine degli anni Novanta, lungo i principali fiumi della pianura cuneese, iniziando a creare problemi con agricoltura, argini di bealere e canali irrigui negli anni successivi. Nei primi anni 2000 la specie ha continuato a diffondersi, arrivando fino ad alcune zone di valle.
La sua presenza è già stata contrastata con alcuni piani di controllo: nel 2017 sono stati abbattuti 485 esemplari dalla Polizia faunistico-ambientale della Provincia, ma sono ancora numerose le richieste di intervento. Scatta quindi il nuovo piano di controllo, con gabbie di cattura e successivo abbattimento.