Cuneo – Una manifestazione pacifica sfilando sul tratto della statale 20 della valle Roya sul versante ligure venerdì 28 dicembre per tutta la mattinata, per protestare contro il divieto dei tir sulla strada internazionale. È stata indetta dall’associazione degli autostraportatori Astra Cuneo.
“Vogliamo dimostrare – spiega il presidente AstraCuneo Diego Pasero – che i comuni della Roya sono solo una parte di un territorio legato all’Italia e che perturbazioni alla viabilità da un lato o dall’altro del colle hanno ricadute sull’intera valle”
“Vogliamo abbattere il divieto della vergogna, figlio di una scelta unilaterale e mai concordata dalla parte francese” conclude il segretario Guido Rossi che auspica che la politica italiana e Anas, prendano finalmente l’iniziativa per attivare, come contrappeso provocatorio, il divieto delle 19 tonnellate anche sul versante ligure della statale 20. Ma una frecciata è riservata anche ai sindaci della valle Vermenagna perché “si sono schierati contro di noi, dimenticando che il turismo non esisterebbe se non ci fosse lavoro ed impresa, e scordandosi che la loro valle ospita una realtà come Buzzi, che da lavoro al territorio e considera il colle di Tenda sbocco fondamentale per la propria economia aziendale”.
Non solo Tenda ma anche autostrada Asti-Cuneo nelle priorità dell’autotrasportatori cuneesi che hanno deciso di battersi in prima persona per il completamento dell’Asti-Cuneo, con la presentazione della PiattaformA33, un’aggregazione civica a disposizione dei singoli cittadini e imprenditori che spinga per la chiusura del cantiere autostradale.
A spiegare la nascita ufficiale di PiattaformA33 è Giovanni Brero, ingegneri da molti anni impegnato nello studio e analisi della vicenda, che con Domenico Monge, amministratore delegato della Monge Spa, ed altri partner, lavora a una soluzione percorribile per la chiusura dell’infinito cantiere autostradale. Furono loro a proporre la soluzione di completamento dell’autostrada Asti-Cuneo, con percorso fuori terra consigliando di abbandonare il passaggio in traforo, e rispolverando così un progetto del 1998.
“PiattaformA33 vuol essere un contenitore di imprenditori e cittadini che sono interessati al completamento della A33 – spiega Brero – che si propone l’obiettivo di rappresentare un luogo di incontro, di informazione, di approfondimento e che avrà esplicazioni concrete in petizioni, convegni, analisi tecniche e di costi, nonché manifestazioni, il tutto a beneficio della comunità civica”. “Abbiamo perdite per la nostra impresa di circa 200.000 euro annui, – spiega Monge – per 9,5 km mancanti. Non credete sia un’assurdità? Possibile che fare 9,5 km di autostrada costi 350 milioni? Gli imprenditori tutti i giorni si impegnano in cantieri ed opere, dovessero sostenere questi costi avrebbero già chiuso. Per anni, aumentare i costi è servito per tenere sotto scacco le scelte sulla Asti-Cuneo . Dovremmo piuttosto adottare il modello Brennero”.
PiattaformA33 ha lanciato una raccolta firme sul sito change.org, per raggiungere un pubblico favorevole al completamente sufficientemente ampio da poter rivendicare le ragioni di un territorio ai vertici decisori, il governo in carica.