Peveragno – L’intuizione nel Natale del 1223 da parte di San Francesco, di far rivivere il mistero della natività in uno scenario naturale che coinvolgesse direttamente la gente del luogo, ha trovato la giusta dimensione ai piedi della Bisalta, dove da quasi trent’anni, la notte della vigilia e la sera di Santo Stefano, la Pro Loco prepara una rievocazione dal sapore magico. Il presepe diventa così uno strumento e al tempo stesso un’opportunità per meditare sui sentieri che legano passato e futuro, determinando l’identità del territorio. Nel centro storico del paese, delimitato dall’arco del ricetto e dalle antiche mura di vicolo Carrobio che separavano nel medioevo il castrum e la villa di Peveragno dalla chiesa di San Pietro in Vincoli, si rinnova il rito arcaico che esalta la vita, nel Dio che si rivela ed entra nel mondo. Un grande palcoscenico naturale fatto di case e di cortili, di piazze e di vicoli, in cui le energie del paese per due notti si coalizzano dando vita alla rappresentazione di un mondo che non c’è più, ma che è ancora legato alla memoria e alla storia di persone, per cui le tradizioni costituiscono una ricchezza. Un tempo in cui ingegno, manualità e pratica erano l’arte del vivere quotidiano e si trasmettevano ereditariamente di padre in figlio. Quasi cinquecento figuranti, per un’esposizione dinamica di mestieri, appartenenti alla consuetudine del tempo, disseminati lungo un itinerario segnato da luci, bracieri e fiaccole, che faranno da sfondo a musiche, suoni e sapori. Pastori, cordai, fabbri, lavandaie, falegnami, mezzadri, stiratrici, scalpellini, tipografi nelle loro botteghe e con i loro attrezzi rinnoveranno il gusto del ricordo, conservando contemporaneamente la freschezza della tradizione come scoperta per chi ne viene a conoscenza per la prima volta. Al centro della scena ci sarà ovviamente la capanna di Betlemme, con una giovane coppia e il proprio bimbo a impersonare la sacra famiglia. La rievocazione di Peveragno è diventata una tra le più apprezzate del Nord Ovest grazie anche alla presenza delle associazioni che, partecipando a vario titolo, si dedicano al ristoro e al conforto dei visitatori. E nella serata del 26, l’edizione 2018 del presepio regalerà ancora il suggestivo spettacolo pirotecnico dalla collina di San Giorgio che con l’omonima cappella sovrasta il paese. Il biglietto d’ingresso del costo di 8 euro (l’accesso al percorso è gratuito per i bambini di età inferiore a otto anni), sarà accompagnato in entrambe le serate da un coupon contenente otto tagliandi da utilizzare per le degustazioni (polenta, coupete, tisane, pane, trippe, salsiccia, vin brulè, dolci, caramelle, cioccolata, caldarroste), distribuite lungo il tragitto. I visitatori sono invitati a collaborare alla suggestione del Natale in contrada usando gli appositi contenitori per i rifiuti. Come accaduto nel recente passato, parte dell’incasso sarà devoluto a finalità benefiche.