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Domenica 22 dicembre 2024

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Patto a tre Brescia, Bergamo e Cuneo per il futuro di Ubi Banca

Siglato l'accordo per definire le strategie e i nomi in vista della prossima assemblea, chiamata a scegliere il nuovo cda

La Guida - Patto a tre Brescia, Bergamo e Cuneo per il futuro di Ubi Banca

Cuneo – Un accordo a tre che vede protagonista anche la Granda per definire le strategie e il futuro del gruppo bancario Ubi: nella giornata di oggi (giovedì 20 dicembre) è stata comunicata la sigla di un accordo tra Sindacato Azionisti Ubi Banca, Patto dei Mille e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo “per la consultazione e per l’eventuale presentazione e voto della lista per la nomina del futuro consiglio di amministrazione di Ubi Banca”.
Un’intesa per un “patto di consultazione” tra 264 azionisti che detengono circa il 21,5% del capitale del colosso bancario, con “l’adesione di importanti istituzioni e famiglie di imprenditori e professionisti italiani, azionisti storicamente vicini al gruppo e che nel tempo hanno garantito stabilità alla banca e voce ai territori di tradizionale radicamento”. L’obiettivo è sostenere lo sviluppo nel medio-lungo termine di uno dei maggiori gruppi bancari del Paese.
Del Sindacato Azionisti Ubi Banca (Brescia, presidente Franco Polotti) fanno parte 172 azionisti, 12,5% del capitale sociale; nel Patto dei Mille (Bergamo, presidente Matteo Zanetti, 91 azionisti per il 3,108% del capitale sociale); la Fondazione Cr Cuneo (presidente Giandomenico Genta; nella foto, da sinistra, Polotti, Zanetti e Genta) è al 5,91% del capitale sociale. Insieme hanno stipulato un accordo per la consultazione per formare e presentare una lista per la nomina del cda, all’assemblea degli azionisti per i primi mesi del prossimo anno.
“Gli azionisti del Patto di consultazione – si legge nella nota diffusa oggi -, oltre che garantire stabilità e coesione dell’azionariato, intendono continuare a sostenere le azioni degli amministratori e del management, nella loro opera volta a offrire la miglior qualità dei servizi alle famiglie e alle imprese clienti e alla continua innovazione del modello di business, sempre nell’interesse generale di tutti gli stakeholder del gruppo e nel rispetto del contesto normativo di riferimento”.

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