Cuneo – Sedici persone indagate e oltre 340.000 euro sequestrati: sono questi i numeri che emergono dall’inchiesta sul cantiere del Tenda Bis, che a poco più di due anni dall’avvio vedono l’avviso di conclusione delle indagini notificato agli indagati.
A settembre 2016 i finanzieri avevano iniziato a raccogliere informazioni, riscontrando che parte dei materiali ferrosi destinati al cantiere veniva in realtà rivenduta; problemi venivano riscontrati anche sullo smarino, il materiale proveniente dai lavori di scavo. Intercettazioni e controlli hanno permesso di verificare che il progetto esecutivo non veniva rispettato, con i relativi rischi per stabilità e tenuta delle strutture.
Nel maggio 2017, oltre al sequestro dell’intera area di cantiere, sono state eseguite cinque custodie cautelari personali con arresti domiciliari, due misure cautelari dell’obbligo di dimora, due misure cautelari del divieto di dimora nella provincia di Cuneo, oltre alla notifica di otto informazioni di garanzia nei confronti di altrettanti soggetti. Le accuse erano furto aggravato e frode in pubbliche forniture.
Successivamente, al direttore tecnico del cantiere furono sequestrati 24.000 euro; nel luglio scorso i finanzieri hanno eseguito altri due sequestri preventivi, con la confisca dioltre 320.000 euro “quale somma equivalente al profitto del reato di truffa ai danni di Anas SpA, nonché quale illecito beneficio per la società appaltatrice Galleria di Tenda Scarl”.