Alba – Dopo la protesta di venerdì davanti alla Prefettura a Cuneo, la consegna di un documento al Prefetto e l’annuncio dell’occupazione della Prefettura stessa da parte dei sindaci se non ci sarannoa zioni concrete per finire l’autostrada Asti-Cuneo, sulla facciata del comune di Alba è apparso unoo striscione con su scritto “Si Asti Cuneo”. Nella centralissima piazza Risorgimento lo striscione è un invito per chiedere con forza il completamento dell’autostrada, 9 chilometri mancanti tra Roddi l’uscita per Alba e Cherasco dove l’autostrada si interrompe bruscamente in mezzo ai prati.
“Protestiamo per tre motivi – ha spiegato il Sindaco di Alba Maurizio Marello davanti alla Prefettura di Cuneo – Il primo è che dopo tanti anni di stallo finalmente si era pronti a partire con i lavori ma non si è mosso nulla. Con il precedente governo si era arrivati ad una soluzione cantierabile attraverso il cross financing per un investimento di circa 350 milioni di euro, attraverso un accordo con l’Unione Europea che aveva dato il suo assenso. Per questo, il secondo motivo è che chiediamo al Governo delle risposte. Il terzo motivo è per dire ai nostri cittadini, ormai rassegnati a non avere l’autostrada, che noi stiamo lottando perché sia realizzata e lottiamo da tempo. Questa non è la prima manifestazione per l’Asti – Cuneo. 25 anni fa ci fu un’altra protesta analoga e poi un presidio permanente dei sindaci proprio su questa piazza. Cosa che faremo anche ora se non avremo risposte dal Governo entro pochi giorni. Su questa piazza creeremo un presidio in cui i sindaci della nostra provincia a rotazione saranno qui finché non ripartirà il cantiere. Questo perché siamo arrivati al limite della sopportazione e lo abbiamo superato».
Nel 2017, il precedente governo con il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, in accordo con la società concessionaria (Gruppo Gavio) ha modificato il tracciato con la costruzione della tratta in superficie. In tutto 9 chilometri. Di questi, tre passano sulla tangenziale di Alba da ammodernare. Per trovare i 350 milioni necessari alla realizzazione dell’opera, nell’aprile 2018, la Commissione Europea ha concesso così una proroga quadriennale della concessione sull’autostrada Torino – Milano al Gruppo Gavio in cambio di investimenti infrastrutturali a cura dello stesso Gruppo. Il cantiere doveva ripartire nell’estate scorsa ma nulla si è mosso.