Cuneo – La Fondazione Cr Cuneo aggrega la Fondazione Cr Bra in un processo di fusione per incorporazione. È la prima fusione tra Fondazioni di origine bancaria in Italia. È ststa appena presentata allo Spazio Incontri della Fondazione Crc di via Roma 15, con un incontro con Giandomenico Genta, presidente Fondazione Crc; Donatella Vigna, presidente Fondazione Cr Bra; Giovanni Quaglia, presidente Fondazione Crt e delle Associazione Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e Giuseppe Guzzetti, presidente Acri.
“Non è una chiusura di un percorso ma un’apertura – ha detto Genta -. È la prima pagina di una nuova storia che verrà copiata da altri territori. La scelta di superare logiche campanilistiche è quella che ci ha guidato, preservando l’identità dei diversi territori all’interno di un soggetto più ampio”.
“Coesione per un progetto condiviso all’interno e coi territori e un progetto scelto liberamente – ha sottolineato Quaglia -. Un modello virtuoso a livello nazionale. È la dimostrazione che gli enti più grandi possono diventare poli aggreganti in grado di realizzare progetti significativi per le comunità”.
Visibilmente commossa Donatella Vigna: “Abbiamo con coraggio e rapidamente un anno fa scritto un libro bianco – ha detto – intraprendendo una nuova strada per arricchire le risorse del nostro territorio. Insieme potremo fare di più. Dal 1994 sono in Fondaizone e per questo ringrazio anche il presidente Guzzetti che ha fatto diventare l’Acri l’arbitro autorevole e non un ente assente come era spesso prima”.
Proprio a Guzzetto è toccata la conclusione: “Ottimizzare gli interventi per lo sviluppo economico, sociale e culturale dei territori di riferimento è il principale obiettivo di questa innovativa unione. Una fusione tra Fondazione che contribuisca alla migliore realizzazione di iniziative utili alla solidarietà liocale e all’implementazione dei valori della sussidiarietà”.
Fondazione Cr Bra, presieduta da Donatella Vigna, che conta cinque consiglieri di amministrazione e un comitato di indirizzo di nove componenti, nasce dalla Cassa di Risparmio di Bra fondata nel 1842, la prima istituita in provincia di Cuneo. Ha un patrimonio di circa 30 milioni di euro e una capacità erogativa annuale di circa 350 mila euro. Ora con la fusione in Fondazione Crc, deliberata dai due consigli generali, sparisce come ente e unisce il patrimonio a Cuneo (un miliardo e 300 milioni). L’accordo prevede che il territorio braidese nomini da subito all’atto della fusione un consigliere generale, facendo salire il consiglio cuneese da 23 a 24 componenti (e dal prossimo mandato dopo il cambio dello statuto da 19 a 20) e “un’attenzione” erogativa anche per Bra e dintorni. In realtà due realtà come l’Università di Pollenzo e l’Ospedale di Verduno Alba-Bra sono due enti che già beneficiano ampiamente dei contributi della Fondazione di Cuneo. La nomina del nuovo consigliere generale sarà scelto da un bando aperto il giorno dopo la firma di fusione.
Un primo passaggio che forse sarà antesignano di altri visto che Cuneo, fondata sui tre territori della Granda di riferimento della vecchia Cassa di Risparmio cioè Cuneo, Alba e Mondovì, si dichiara apertamente desiderosa di aggregare le altre piccole Fondazioni del territorio, a partire da quelle di Saluzzo (presidente Giovanni Rabbia in scadenza nel 2019, cda a 9 e organo di indirizzo a 19 componenti) e Savigliano (presidente dal 2017 Sergio Soave, cda a 5 e consiglio generale a 14 membri), due Fondazione che a differenza di Fossano, hanno firmato l’accordo Acri-Mef.