Pontechianale – Continuano a destare preoccupazioni, dal punto di vista della necessaria sicurezza, le condizioni della strada che conduce al Colle dell’Agnello. Le foto che pubblichiamo sono emblematiche e danno l’idea della pericolosità della strada, che in alcuni tratti continua ad avere guard rail sfasciati, che non svolgono più le loro importanti funzioni. Milva Rinaudo, consigliera provinciale, a giugno 2018 aveva assicurato: “Interverremo sui guard rail entro la fine dell’anno. Il Colle é un elemento fondamentale per le nostre valli ed é inserito nel progetto Piter Terres Monviso, insieme agli altri colli, in primis la Maddalena. Sono strade interessate da assenza di dispositivi di sicurezza su tratti dei tornanti della provinciale che da noi conduce all’Agnello mentre le frane e le alluvioni riguardano entrambi gli assi viari e i bacini fluviali su cui si inseriscono. Il progetto verrà assolutamente portato avanti, con i francesi. Le prime valutazioni dei progetti sono previste a luglio, siamo ottimisti e speriamo di portare i soldi necessari a casa”. Il vicepresidente della Provincia, Flavio Manavella, aveva spiegato: “La Provincia è ben consapevole dei problemi di pericolosità ma le carenze di risorse necessarie sono note. Sono previsti degli interventi di sistemazione delle barriere di protezione sulla strada della valle Varaita (finanziati con il fondo coesione e sviluppo)”. Ora la chiusura del Colle dell’Agnello è ormai alle porte (è prevista a metà ottobre, ma Milva Rinaudo annuncia che “con il Queyras si é convenuto che , qualora sussistano le condizioni di sicurezza e legate alle condizioni meteorologiche, il Colle protrarrà la sua apertura”), non è stato fatto finora nulla degli annunciati interventi e molti montanari sono a ragione preoccupati. Ancora Milva Rinaudo: “Abbiamo progettato l’intervento che entrerà a far parte del Piter Terres Monviso: verrà presentato ad ottobre e quindi, presumibilmente, sarà attuato il prossimo anno”.