Boves – Il tg3 itinerante fa tappa a Boves nella giornata di sabato 8 settembre. Nelle edizioni delle 14 e delle 19.30 le telecamere Rai si accenderanno sulla città con l’obiettivo di raccontare il territorio, la sua storia, la sua tradizione e le sue eccellenze. Significativa la scelta della data da dedicare a Boves, l’8 settembre, data storica per la storia bovesana e per la storia italiana. L’8 settembre 1943 il primo ministro Badoglio annunciava infatti l’entrata in vigore dell’armistizio firmato il 3 settembre con gli anglo-americani a conclusione di un percorso intrapreso a fine luglio con la sfiducia a Mussolini dopo che soldati Usa erano sbarcati in Sicilia. Nel suo piccolo Boves divenne il fulcro della storia nazionale divenendo, con la sua Bisalta, il primo luogo in cui si crearono formazioni di “ribelli”, in gran parte militari della IV armata di stanza in Francia che, all’annuncio dell’armistizio non reputarono sicuro fare ritorno ai rispettivi luoghi di origine. Sotto la guida di Ignazio Vian, tenente di complemento della Guardia alla Frontiera, i ribelli furono raggiunti da alcuni giovani bovesani. Il 12 settembre arrivò a Cuneo il comandante Peiper che, il 16, convocò in piazza Italia tutti gli uomini del paese affinché convincessero i ribelli a deporre le armi. Ne seguì il primo colpo di cannone, avvertimento che colpì la statua di Sant’Antonio sulla collina bovesana e i tragici fatti di quella piovosa domenica 19 settembre. Attraverso le testimonianze di Chiara Genisio, Enrica Giordano, Ezio Bernardi e Maurizio Paoletti, il tg3 racconterà come da quelli eventi tragici Boves abbia saputo ripartire facendosi città promotrice di iniziative di pace e riconciliazione. Le esperienze della Scuola di Pace, voluta nel 1983 dall’allora sindaco Pier Giorgio Peano e quella dell’Associazione don Bernardi e don Ghibaudo sono un segno concreto di attuazione di quanto diceva Papa Benedetto XVI e cioè che “il sangue dei martiri non invoca vendetta, ma riconcilia. Si presenta come forza dell’amore che supera l’odio e la violenza, fondando così una nuova città, una nuova comunità”.
Oltre alla parte storica, la Rai dedicherà attenzione alle eccellenze del territorio, dal fagiolo (e il suo mercato) alla patata della Bisalta portando in tavola gli elementi caratteristici della cucina della tradizione appositamente preparati presso l’Osteria della Luce.