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Venerdì 22 novembre 2024

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Atlantia-Fondazione Cr Cuneo: precisazioni e interpellanze

Alle due interrogazioni presentate in Consiglio Comunale e al Ministero delle Finanze risponde una nota dell'ufficio stampa della Fondazione

La Guida - Atlantia-Fondazione Cr Cuneo: precisazioni e interpellanze

Cuneo – C’è conflitto etico di interessi alla Fondazione Crc, che è azionista di Atlantia, holding che detiene l’88% delle azioni di Autostrade per l’Italia,  ma allo stesso tempo il suo presidente è anche presidente del collegio sindacale della società? Se lo chiedono prima il consigliere comunale del Gruppo Cuneo per i Beni Comuni Ugo Sturlese e poi la parlamentare dei 5 Stelle Fabiana Dadone. Ma a rispondere, prima del Ministero delle Finanze e prima del Consiglio comunale di Cuneo dove si discuteranno le due interrogazioni, è l’ufficio stampa della Fondazione stessa che oggi giovedì 6 settembre ha diramato una nota garantendo “pieno rispetto delle regole”.
Srurlese, già consigliere generale della Fondazione e ora consigliere comunale a Cuneo, il 30 agosto ha presentato un’interpellanza che sarà discussa il 24 settembre all’apertura dei lavori del Consiglio comunale dopo la pausa estiva interrogando il sindaco sulla questione Atlantia e Fondazione Crc. “L’attuale presidente della Fondazione Domenico Genta occupa la carica di presidente del collegio sindacale di Autostrade per l’Italia (oltre ad altre 26 “poltrone”), mentre la stessa Fondazione è azionista per una quota dello 0,27% del capitale di Atlantia, l’Azionista di maggioranza di Autostrade per l’Italia, configurandosi così la classica condizione del controllore-controllato, tipica di questo “meraviglioso Paese”… ricordato che dal portale di Atlanta si ricava che il Collegio Sindacale, vigila sulla correttezza dello Statuto,……, sul rispetto dei principi della corretta Amministrazione, sul corretto funzionamento, di una Società che richiama fra i pilastri della propria strategia la sicurezza delle infrastrutture ed il miglioramento continuo della qualità dei servizi ; che di conseguenza riesce difficile comprendere come un Presidente di Fondazione e responsabile di altri 26 incarichi possa svolgere adeguatamente i propri compiti di vigilanza a tutela dei cittadini e operare le scelte più opportune nell’interesse dell’Istituzione che presiede (che in effetti ha visto la propria quota azionaria svalutarsi di 10 milioni), considerato che proprio da questa opacità, legalmente protetta, derivano conseguenze negative sul complesso dei regimi di concessione e sull’intero sistema Paese… evidenziato che il regime privatistico che caratterizza lo statuto delle Fondazioni le espone a rischi di conflitto di interessi, tutelati ed anzi favoriti dall’attuale ordinamento giurisdizionale, che derubrica tale condizione a inopportunità etico-politica, come già sperimentato in precedenti occasioni; interroga il sindaco per conoscere il suo giudizio su tali comportamenti (cumulo di incarichi in posizione, in questo caso, di controllore-controllato da parte del Presidente della Fondazione CRC), che pur mantenendosi verosimilmente in un ambito di legalità, rischiano di ledere gli interessi primari dei cittadini e della stessa istituzione da Lui presieduta”.

Lo stesso fa qualche giorno più tardi la parlamentare pentastellata Fabiana Dadone che scrive e domanda con una interrogazione parlamentare al Ministero delle Finanze: “In data 18 agosto, ovvero 4 giorni dopo il crollo del ponte Morandi di Genova, si è appreso che la Fondazione CRC, guidata da Giandomenico Genta, nel corso del 2017 aveva acquistato 50 milioni di euro di azioni Atlantia (pari a circa il 3% del patrimonio della Fondazione medesima)  e che lo stesso nel mese di aprile del 2018 era stato nominato Presidente del Collegio Sindacale di Autostrade per l’Italia S.p.A., società controllata dal gruppo Atlantia…. Il collegio sindacale per legge non dovrebbe essere esterno alla società che controlla? È opportuno che il Presidente di una Fondazione bancaria azionista di una società sia anche Presidente del Collegio Sindacale di altra società controllata da quella di cui la Fondazione possiede azioni?.. chiedo maggiori dettagli circa l’acquisto delle azioni (se sul libero mercato o da altra Fondazione) e a quale prezzo di carico”.

La Fondazione risponde con un testo dell’ufficio stampa che ribadisce “il pieno rispetto delle regole” e la collegialità delle decisioni sugli investimenti prese in Fondazione.
Scrive: “Innanzitutto, sia al momento della nomina, sia in occasione dell’investimento effettuato, sono sempre state rispettate le disposizioni di legge e le procedure interne della Fondazione, né vi sono e né vi sono state situazioni di conflitto d’interesse derivanti dalle cariche ricoperte dal Presidente della Fondazione. Va osservato in primo luogo che gli incarichi del Presidente in società del gruppo Atlantia, nei confronti dei quali la Fondazione CRC non ha avuto alcun ruolo nelle relative procedure decisionali, riguardano unicamente la carica di componente del Collegio Sindacale, di cui faceva parte già prima della nomina in Fondazione. Il Presidente è infatti membro del Collegio Sindacale di Autostrade per l’Italia fin dal 2004 (Sindaco con maggiore anzianità nel Collegio) ed è stato confermato e nominato Presidente di detto organo dall’Assemblea dei Soci nell’aprile 2018.
Per quanto riguarda le decisioni d’investimento della Fondazione CRC in Atlantia, si precisa che queste sono risalenti al 2016 e riguardano acquisti di azioni effettuati sui mercati regolamentati da Borsa Italiana. Importante sottolineare che queste decisioni, come quelle erogative e di programmazione di un’istituzione articolata come la Fondazione, sono prese in maniera collegiale e sancite da delibere del Consiglio diAmministrazione con il controllo del Collegio Sindacale, sulla scorta di proposte presentate dall’Ufficio finanza della Fondazione, a seguito di valutazioni tecniche basate su report specialistici e sugli andamenti di mercato.
Infine, sempre per garantire la massima trasparenza, preme sottolineare le motivazioni che hanno guidatola scelta d’investimento della Fondazione CRC in Atlantia, riassumibili nei seguenti punti. Innanzitutto, la necessità di contemperare prudenza e ricerca di ricavi, per riuscire a generare nel tempo le risorse erogative così preziose per la provincia di Cuneo.
In secondo luogo, l’incrementata liquidità (oltre 200 milioni di euro) a disposizione della Fondazione a fine 2016, a seguito dell’operazione straordinaria di concambio BRE-UBI, che ha fatto emergere l’esigenza diindividuare nuove opportunità di investimento.
Inoltre, l’esigenza di perseguire una maggiore diversificazione nell’allocazione del patrimonio, ad oggi dicirca 1 miliardo e 500 milioni di euro, particolarmente concentrato su titoli bancari e utilities:l’investimento nel settore delle infrastrutture ha offerto storicamente rendimenti tendenzialmente stabili e poco legati agli andamenti della borsa.
A proposito di diversificazione, va specificato che i circa 50 milioni di euro investiti in Atlantiarappresentano il 3,3% dell’attivo patrimoniale della Fondazione e meno dello 0,3% del capitale sociale di Atlantia; il valore di carico di tale partecipazione è pari a 22,69 euro.
In conclusione, un chiarimento rispetto al valore dell’investimento in Atlantia: la sua valorizzazione, al paridi tutti gli investimenti di lungo periodo effettuati dalla Fondazione, andrà valutata nel tempo, in baseall’andamento prospettico del titolo. Queste valutazioni tecnico-finanziarie passano comunque in secondo piano, in quanto il pensiero della Fondazione va innanzitutto alle vittime del crollo del ponte Morandi, ai loro familiari e a tutta la città di Genova, chiamata oggi a reagire a quanto accaduto”.

 

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