Vernante – Una storia d’integrazione riuscita che è diventata un modello per il mondo, raccontata dalle registe Shu Aiello e Catherine Catella in un film documentario intitolato “Un paese di Calabria”, coprodotto da Francia, Svizzera e Italia. Oggi, lunedì 13 agosto, questa pellicola, vincitrice di svariati premi, ma che nel nostro Paese non ha visto quasi nessuno “perché – spiega Serena Gramizzi della Bo Film, la casa produttrice italiana – in Italia un film sui migranti fa più paura ai distributori che agli spettatori”, sarà presentato a Vernante, alle 18 presso il Teatro della Confraternita. L’ingresso sarà gratuito.
L’iniziativa è promossa dall’associazione Gruppo Oltre, in collaborazione con i Massari dell’Assunta, che hanno inserito l’appuntamento nel calendario degli eventi dei festeggiamenti patronali.
Riace è un piccolo centro in provincia di Reggio Calabria, posto su un dosso a 7 km dal mar Ionio, celebre per aver regalato al mondo, durante un fortuito ritrovamento nell’agosto del 1972, due capolavori d’arte d’inestimabile valore quali i Bronzi di Riace. Ma negli ultimi decenni Riace si è distinta anche per le sue politiche di accoglienza dei migranti. Svuotato dall’emigrazione, che nel tempo ne ha fatto un paese di vecchi e di case abbandonate, Riace ha saputo guardare lontano e coltivare un’utopia, considerando gli sbarchi dei migranti in fuga dalla fame e dalla guerra non un pericolo, ma un’opportunità: la speranza di una rinascita. È così che gli usci delle case si sono riaperti, i vicoli si sono ripopolati, la ruota dell’economia lentamente ha ripreso a girare. Una trasformazione coraggiosa, guidata da un principio: nessuno si salva da solo. Un successo che, però, a taluni fa paura…