Cuneo.È ufficiale: Cuneo tornerà nella Serie A del volley anche con una squadra maschile. Si parte dalla A2, mantenendo quel basso profilo che da sempre caratterizza la società cuneese, ma con la promessa di dare il massimo per tornare a divertire i tifosi e riempire il palazzetto, senza smettere mai di sognare la massima serie.
“Quello dalla serie B alla A2 è un passo importante: speriamo di aver messo su una squadra che possa competere dignitosamente, almeno per il momento, in un campionato che sappiamo essere molto agguerrito” ha esordito il neo presidente del Cuneo Volley, Vito Vanni, nel corso della conferenza stampa con cui è stata presentata ufficialmente la partecipazione alla A2. La Lega ha infatti ufficializzato le squadre che prenderanno parte al 74° Campionato di Serie A2, tra cui figura anche la società cuneese, che ha acquisito il titolo dalla Polisportiva Campeginese. Per poter concludere l’iscrizione però è stato necessario creare una Srl, la Cuneo Sport 2018, che, come da regolamento, gestirà la prima squadra.
“L’idea di fare il salto in A2 e la decisione di acquisire i diritti è un’idea che abbiamo sviluppato negli ultimi due mesi. Sappiamo che il territorio ha una storia e un legame importante con il volley e l’entusiasmo che ci è stato dimostrato finora non l’ha smentito. Inoltre non dimentichiamo che alle spalle abbiamo un vivaio di grandissimo valore, che non ha mai smesso di regalarci risultati prestigiosi nei campionati a livello nazionale, anche quando la società non aveva più una prima squadra in serie A – ha aggiunto Vanni -. Il mio appello ai tifosi, organizzati e non, è che ci seguano e vengano a sostenerci al palazzetto, perché la loro presenza è importantissima. Speriamo di ripagarli facendoli divertire e regalando loro risultati degni della categoria”.
Come al vertice della società, anche il ruolo di direttore sportivo vedrà un passaggio di testimone, da Francesco Ferrua a Daniele Vergnaghi. “Da un mesetto ho ricevuto il testimone da Frank e il mio primo grazie va sicuramente a lui – ha detto l’ex libero, che nella BreBanca Lannutti di Serie A1 ha militato per 5 stagioni, prima di ricoprire il ruolo di team manager fino allo scioglimento della società Piemonte Volley -. Ha portato avanti un grandissimo lavoro, intraprendendo con noi questo cammino e passandomi poi il testimone in questo ruolo, per motivi personali, ma sappiamo che ci sarà sempre. Siamo arrivati fin qui con grande entusiasmo e nelle ultime settimane abbiamo lavorato sodo perché la nostra richiesta di partecipazione fosse accolta dalla Lega. Alla fine la nostra fatica è stata ripagata. Ora dobbiamo lasciarci alle spalle quello che è stato: abbiamo una grande opportunità e non possiamo perderla, dobbiamo guardare avanti per riportare il volley maschile cuneese ai massimi livelli”.
Rimanere con i piedi per terra e fare un passo per volta la filosofia della società cuneese, ben sapendo quanto la città aspettasse il ritorno in A. “Abbiamo lavorato per costruire una squadra che possa far divertire i tifosi e tornare a riempire il palazzetto – ha concluso Vergnaghi -. Siamo molto contenti della bella accoglienza che abbiamo trovato, a tutti i livelli. Non solo in città, tra tifosi e appassionati che ci stanno dimostrando il loro affetto sui social, ma anche nel mondo del volley, con molti giocatori che si sono detti interessati al progetto Cuneo e che all’idea di giocare nel nostro palazzetto si sono emozionati. Ma anche da parte delle altre società abbiamo trovato una bella accoglienza. Abbiamo acquistato il titolo, si sa, ma non certo la passione: quella c’è e non manca anche nei cuori dei cuneesi”.
A chiudere le presentazioni il neo coach Mauro Barisciani, approdato a Cuneo dopo 6 stagioni al Vbc Mondovì, dove ha conquistato anche la promozione in A2. “Ho sempre avuto un po’ di timore reverenziale nei confronti di Cuneo, mai avrei pensato di arrivare fin qui. Solo entrare in un palazzetto che è stato un tempio del volley mondiale mette i brividi – ha raccontato -. Credo fermamente in questo progetto, a cui cercherò di apportare tutte le mie conoscenze tecniche, con la mia esperienza nella categoria. I presupposti per fare bene ci sono tutti, certo questo non garantisce il risultato purtroppo, ma faremo del nostro meglio. Il primo anno sarà difficile, lo sappiamo, ma sappiamo anche di avere le carte in regola per fare bene e crescere. Da tecnico posso dire che abbiamo puntato molto sulla motivazione dei ragazzi che faranno parte della squadra. In una serie come la A2, dove il livello è rimasto buono nonostante l’aumento del numero di squadre, spesso è la motivazione a fare la differenza”.