Seconda solo a Barcellona per edifici in stile modernista (il Liberty spagnolo), la città spagnola di Melilla s’affaccia sul Mediterraneo ma si trova in Africa. È una delle due enclave controllate da Madrid (l’altra è Ceuta), limitrofe al Marocco e divenute problematiche in tempi di massicci flussi migratori, tanto che in entrambe, lungo il confine, è stata costruita una controversa recinzione con filo spinato e sensori elettronici.
Il 22 ottobre 2014, a Melilla, un gruppo di migranti cercò di scavalcare la barriera alta 6 metri, proprio nel punto in cui delimita letteralmente un campo di golf dov’era in corso una partita. Per caso un attivista locale, José Palazon, fotografò quella situazione paradossale creando un’immagine che, divenuta virale, ha ora pure ispirato “Birdie”, presentato dalla Agrupación Señor Serranoal Festival delle Colline Torinesi(Teatro Astra, Torino, 12-13 giugno). Vincitrice nel 2015 del Leone d’Argento a Venezia, la compagnia teatrale di Barcellona è già apparsa in questa rubrica, quando a Fossano (nell’edizione 2015 di “Mirabilia”) arrivò il suo sorprendente“Brickman Brando Bubble Boom” sulla crisi economica del 2008.
Questa volta, grazie al consueto uso sapiente di telecamere, ha fatto interagire un testo (recitato dall’attrice olandese Simone Milsdochter), musiche, immagini, reali e/o virtuali, e 2mila animali, uomini e veicoli in miniatura, creando una performance multimediale di impatto potente. Giocando sull’analogia visiva tra i migranti appollaiati sulla barriera di Melilla e gli inquietanti volatili che invadono la cittadina californiana di Bodega Bay nel più simbolico e meno realistico dei film di Hitchcock, “Gli uccelli”, Àlex Serrano e soci hanno lavorato sul modo distratto in cui percepiamo (o – meglio – non percepiamo) la realtà e sulle nostre paure più o meno irrazionali, per poi sviluppare una sorta di filosofia del dinamismo che caratterizza l’universo. Evitando retorica, buonismo e sociologia spicciola, hanno mostrato l’impossibilità di bloccare la mobilità che contraddistingue da sempre ogni essere vivente. Genialmente.
Il festival – diretto da Sergio Ariotti con Isabella Lagattolla – giunge purtroppo al termine.Oggi, giovedì 21 giugno, andrà in scena all’Astra di Torino “Dialoghi con Leucò”, una lettura scenica – a cura dell’attrice/regista Silvia Costa – di brani dall’omonimo e visionario libro di Cesare Pavese, mentre venerdì 22 si conclude con un doppio appuntamento: “Bird/Osservatorio” della compagnia BluCinque, che mescola teatro, danza e acrobazie circensi, e “Aiace”, alla Lavanderia a Vapore di Collegno, una riscrittura firmata da Linda Dalisi della tragedia di Sofocle, con il ruolo principale affidato all’attore ivoriano Abraham Kouadio Narcisse.
Per informazioni: www.festivaldellecolline.it
