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Giovedì 28 marzo 2024

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Questore: Cuneo provincia tranquilla e laboratorio di sicurezza

Il nuovo responsabile della Polizia di Stato, Emanuele Ricifari, ha subito apprezzato la città e la situazione dell'ordine pubblico

La Guida - Questore: Cuneo provincia tranquilla e laboratorio di sicurezza

Cuneo – Ha alle spalle esperienze in zone d’Italia ben più difficili, e anche periodi ed episodi turbolenti; ora, per lui, l’impegno per il mantenimento della situazione attuale sul nostro territorio, e magari qualche spazio per “provare” soluzioni e modelli operativi da esportare poi altrove. Si presenta anche raccontando le sue vicende bresciane il nuovo Questore di Cuneo, Emanuele Ricifari: 56 anni, catanese per nascita e formazione, laureato, dal 1988 in Polizia (con esperienze precedenti nel giornalismo), tre figli.
Dal marzo 2006 per nove anni è stato a Brescia, dove ha affrontato in prima persona le vicende (che ebbero forte eco nazionale, sui media) legate alle proteste culminate nella gru occupata nel centro di Brescia, nel novembre 2010, con sgombero e scontri. Ricifari divenne l’uomo-simbolo da attaccare, per manifestanti e antagonisti; al punto che la sua famiglia fu minacciata (una figlia fu anche raggiunta a scuola), fu necessaria la scorta per quasi un anno. Gli attacchi sono proseguiti su Internet: “Sono già state cancellate 42.000 pagine web, ne rimangono ancora 14.000”, racconta lui stesso. Ancora oggi la giustizia porta avanti il suo corso, con una serie di condanne per quei fatti e per quanto accaduto nei suoi confronti.
Dal 1° giugno (dopo il periodo a Roma, alla direzione del Servizio centrale anticrimine) è attivo a Cuneo, città di cui ha subito apprezzato la bellezza: “Non ho mai visto una città così elegante, con una grande armonia architettonica e urbanistica, frutto di un retaggio molto radicato. Come cittadino, la mia impressione è molto positiva. Dal punto di vista operativo e della sicurezza, l’impegno (non facile né scontato) dev’essere quello di mantenere il livello di cui godono gli abitanti di questo territorio: qui c’è un alto livello di cultura civica, e quindi è forte la pretesa nei confronti dei soggetti istituzionali”.
Le risorse disponibili, a partire da quelle umane? “I numeri sono appena sufficienti – ammette il nuovo Questore – ma certamente il personale è di qualità e di esperienza. Inoltre tutte le forze di Polizia, anche i Carabinieri e la Guardia di finanza, svolgono un servizio straordinario in questa provincia e collaborano in modo molto stretto ed efficace. Come cittadini, è giusto da parte di tutti chiederci di più, però certamente c’è anche motivo di essere molto soddisfatti della situazione generale”.
Con queste premesse, quindi, la Granda potrà prestarsi anche a essere “laboratorio” di nuove esperienze nell’organizzazione dei servizi di pubblica sicurezza.

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