Cuneo – Il Comune di Cuneo e la Provincia proporranno nei prossimi giorni la creazione di un nuovo Comitato di monitoraggio per il Tenda in cui riunire tutti gli enti locali interessati. Preoccupa la situazione dei lavori che ormai non si sa quando potranno riprendere e sulla situazione occupazionale dei 40 lavoratori ancora addetti al cantiere della Fincosit (prima del sequestro da parte della magistratura le maestranze ammontavano a circa 100 persone).
L’annuncio da parte dell’Anas dell’esercizio della clausola risolutiva nei confronti della ditta appaltatrice dei Fincosit ha provocato l’immediata sospensione dei lavori, situazione che ha generato forti preoccupazioni per il futuro occupazionale della manodopera finora impegnata. Operai e rappresentanze sindacali si sono lamentati non solo della situazione di precarietà per il loro futuro lavorativo, ma anche della totale assenza di comunicazione ufficiale con Fincosit e con Anas. Tutte le notizie riguardanti il futuro del cantiere sono state apprese tramite mezzi di stampa, nessuna interlocuzione è stata aperta dall’Anas in merito all’applicazione della clausola sociale (secondo la quale la ditta che dovesse subentrare nell’appalto dovrà utilizzare la manodopera eventualmente licenziata dalla Fincosit).
Ieri per affrontare tutte queste situazioni ha fatto visita agli operai insieme al sindaco di Limone Piemonte Angelo Fruttero, la parlamentare cuneese del Pd, Chiara Gribaudo.
“Ho incontrato gli operai del cantiere, quelli in subappalto e gli addetti delle mense, decine di lavoratori con famiglie alle spalle che vivono da settimane nell’incertezza più totale, e hanno appreso della rescissione del contratto soltanto dalla stampa. Ci vuole più rispetto per i lavoratori che per primi stanno pagando la mancanza di trasparenza su quanto è accaduto. Mi sono impegnata a chiedere al prefetto la convocazione di un incontro con tutte le istituzioni locali e i parlamentari in cui Anas venga a riferire, garantendo l’applicazione della clausola sociale per la ricollocazione dei lavoratori in questo cantiere o in altri appalti Fincosit, e per fare chiarezza sui tempi di riapertura dei lavori.” dichiara Gribaudo, che prosegue: “Mi unisco alla class action dei cittadini di Limone Piemonte: quest’opera è partita con difficoltà a causa delle scelte progettuali, è andata avanti con una direzione lavori carente e rischia di morire con danni ambientali e costi collettivi fuori controllo. Non si scherza con un investimento da 176 milioni di euro, né con le vite dei lavoratori né con cittadini e imprese che di questo collegamento hanno bisogno quotidianamente. Faccio appello alla politica cuneese e ai parlamentari, anche neoeletti, di tutte le forze politiche, per seguire insieme da vicino questa vicenda: se si tornasse ad una nuova gara europea il rischio concreto è che quest’opera diventi l’ennesima incompiuta del nostro Paese, un rischio che dobbiamo scongiurare a tutti i costi, per i lavoratori e per le nostre comunità.”