Dalle elezioni in Olanda, Francia e Germania erano arrivati incoraggianti messaggi per un rilancio del progetto europeo, segnali contrastanti invece dal voto in Austria e nella Repubblica ceca, adesso una minaccia euroscettica è giunta dalle elezioni italiane del 4 marzo.
Mentre l’Italia è alla ricerca di una maggioranza per governare e gli schieramenti vincitori hanno toni lontani dal tradizionale orientamento europeista dell’Italia, le Istituzioni UE proseguono nell’esplorazione dei varchi possibili per proseguire sulla strada dell’integrazione europea, puntando su una non facile ripartenza del motore franco-tedesco, con una prevalente iniziativa di Emmanuel Macron rispetto ad una Angela Merkel e al suo governo, usciti ammaccati dal voto di settembre.
Il 22 marzo il Consiglio europeo dei Capi di Stato e di governo riunito a Bruxelles era l’occasione prevista per rimettere in moto l’UE in attesa dell’uscita della Gran Bretagna dall’UE e a un anno dalle elezioni del Parlamento europeo. A quell’appuntamento l’Italia paga il prezzo dell’attuale instabilità politica e un indebolimento del suo ruolo di Paese fondatore.
Per capire, almeno un poco, che ne sarà del futuro dell’Europa e del futuro dell’Italia nell’UE, Apice in collaborazione con La Guida propone un incontro-dibattito il prossimo lunedì 26 marzo, alle 18.30, nel salone di via Bono 5, a Cuneo. Un cordiale invito a tutti.