Cuneo – A distanza di 100 anni dalla prima rappresentazione, giovedì 22 marzo il Comune di Cuneo e Incontri d’Autore presentano “Suor Angelica”, l’opera lirica di Giacomo Puccini. L’appuntamento è alle 21 presso il Complesso monumentale di San Francesco. Sul palco un cast tutto al femminile accompagnato dall’Orchestra Filarmonica del Piemonte diretta da Paul-Emmanuel Thomas e dal coro del Liceo musicale di Cuneo diretto da Nina Monaco e Elda Giordana. Regia di Alfonso De Filippis. Direttore di produzione Roberto Punzi. Luci: Gianfranco Ferrari; audio: Jackson Service; servizi tecnici: Corrado Ribero. Info e prevendite: Promocuneo Lungostura Kennedy, 4f, tel. 0171-698388, 333-4984128 o promocuneo@tin.it.
Personaggi ed interpreti
Suor Angelica : Laura Romo
La Zia Principessa: Giorgia Gazzolo
La Badessa: Veronica Esposito
La Suora Zelatrice: Fabiola Amatore
La Maestra Delle Novizie: Veronica Esposito
Suor Genovieffa: Lidia Fridman
Suor Osmina: Carola Contato
Suor Dulcina: Aurora Mancini
La Suora Infermiera: Serena Garelli
Le Cercatrici: Giulia Reineri, Andrea Giulia Pietrobon
Una Novizia: Martina Malavolti
Le Converse: Serena Garelli, Giulia Reineri
Trama
La protagonista dell’opera, Suor Angelica, è stata costretta dalla zia principessa a fuggire dal mondo e vestire l’abito monacale per nascondere l’onta arrecata alla famiglia con la nascita di un figlio illegittimo. Tanto maggiore è l’ira della zia in quanto Angelica le era stata affidata in tutela, insieme alla sorellina Anna Viola, perché entrambe orfane.
L’azione dell’opera inizia ad antefatto compiuto quando la zia si reca a colloquio con Suor Angelica per farle firmare alcune carte relative alla divisione del patrimonio familiare.
Sono passati ormai sette anni dai tempi del peccato di Angelica, ma l’ira della zia non è ancora placata. E, quando Suor Angelica le chiede notizie, è con gioia che le annuncia la morte del figlioletto avvenuta due anni prima.
Il dolore della madre ha il sopravvento sulla impassibilità psicologica della religiosa e Suor Angelica invoca il figlio nella disperata aria Senza mamma, o bimbo, tu sei morto…
E’ scesa intanto la notte e con essa le tenebre della follia sulla povera Angelica. Disperata, non trova più conforto e pace neppure nella preghiera e beve un infuso velenoso che ella stessa ha preparato di nascosto.
Ma un barlume di lucidità le fa comprendere di essersi ora macchiata di un peccato ancor più grave e invoca la grazia di vivere per potersi redimere ed ottenere il perdono del Cielo.
La clemenza del Cielo ha già compreso e perdonato l’umana fragilità di Suor Angelica e compie, per la povera peccatrice, il più bello e il più insperato dei miracoli.
Accolta da un coro angelico, appare la Vergine, un tempo anche lei madre, che sorridendo di dolcezza e bontà sospinge verso la madre morente, il figlioletto e li riunisce per sempre.