Festiona – Ezio Fiandino, 71 anni, allenatore e punto di riferimento nel biathlon a livello regionale e nazionale, è morto nella notte nella sua casa di Festiona. Era malato da qualche tempo, ma non aveva mai smesso di seguire i suoi tanti giovani allievi impegnati nella squadra regionale di biathlon. Lascia la moglie, Rita, e i figli, Alessandro e Roberta, entrambi allenatori del centro sportivo Esercito, dopo essere stati atleti di ottimo livello (Roberta ha partecipato alle Olimpiadi di Vancouver nel 2010). Il funerale si svolge mercoledì 21 marzo, alle 15, nella chiesa di Santa Margherita di Festiona.
Nato a Demonte, Fiandino è stato capo squadra alla Michelin di Ronchi e negli anni Settanta fu tra i fondatori dello sci club Valle Stura (inizialmente sci club Festiona). “Lo stimavamo molto – ha detto la presidente dello sci club Valle Stura, Anna Magnetto – era un vero punto d’appoggio, ci mancherà moltissimo”.
Grande appassionato di sport, tecnico competente e preparato nel biathlon di cui era il responsabile per il Comitato Alpi occidentali della Fisi, Fiandino è stato anche un giocatore di bocce e petanque e vice presidente della bocciofila Biarese di Demonte.
“Ci ha lasciati un grande uomo di sport, un tecnico attento, capace e sensibile, una persona appassionata, protagonista della stagione della nascita e della crescita del movimento di base del biathlon in Piemonte -ha detto il presidente del comitato Fisi Alpi Occidentali, Pietro Marocco – Sapevamo della malattia che aveva colpito Ezio, ma conoscevamo anche il suo carattere forte e ne abbiamo avuto la riprova negli ultimi mesi, quando lui, pur sottoponendosi a pesanti terapie, era rimasto vicino ai ragazzi della nostra squadra regionale di biathlon e all’intero movimento di base che tante soddisfazioni ci sta dando, anche e soprattutto grazie a lui. Ezio non stava bene, ma continuava a informarsi sulla preparazione degli atleti e sui loro risultati, dispensando consigli preziosi al figlio Alessandro, allenatore del nostro Comitato. Ezio mancherà a tutto il mondo degli sport invernali e vogliamo ricordarlo per la sua passione e la sua capacità di stare con i giovani dando loro quotidiani esempi di serietà e aiutandoli a crescere tecnicamente”.