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Giovedì 28 marzo 2024

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Tenda bis, sarà ancora un lungo stop?

L'Anas  ha avviato ufficialmente una procedura di risoluzione del contratto con la Fincosit

La Guida - Tenda bis, sarà ancora un lungo stop?

Cuneo – L’Anas ha avviato ufficialmente una procedura di risoluzione del contratto per inadempimento nei confronti della Grandi Lavori Fincosit l’azienda che sta portando avanti i lavori del Tenda bis. Lo ha detto in Prefettura al Tavolo di coordinamento e concertazione del Tunnel di Tenda, l’ingegner Federico Murrone, responsabile della progettazione e realizzazione dei lavori, che ha sottolineato che la procedura è stata avviata già nelle settimane scorse e che i rappresentanti della società sono stati convocati per giovedì 8 febbraio per verificare se l’azienda sia in grado di porre rimedio ai ritardi e con quali garanzie per la ripresa dei lavori nei tempi concordati. Nell’ipotesi in cui il risultato dell’incontro non fosse positivo, si procederà alla risoluzione contrattuale e alla chiamata del secondo classificato nella gara di appalto e, in caso di rinuncia di quest’ultimo, anche del terzo. “Facendo salvo l’ipotesi di un ricorso davanti al Tar – ha detto Murrone – da parte della Fincosit, nel caso di rinuncia delle altre due ditte si dovrà procedere a indire una nuova gara sul medesimo progetto”. Un’ipotesi che significherebbe un allungamento dei lavori a data da destinassi. Lo stesso Murrone ha precisato che, nell’ipotesi di una nuova gara, i tempi di ripresa dei lavori presumibilmente si aggireranno tra un anno e mezzo-due, più l’iter burocratico conseguente alla sospensione dei lavori.
L’Anas ha già in corso i rilievi per capire lo stato dei lavori, l’avanzamento è al 23% del complessivo con una spesa calcolata si 30 milioni sui 140 totali, per poter così affidare i lavori al secondo classificato.
Per l’assessore regionale Francesco Balocco, presente oltre ai rappresentanti della Prefettura e delle associazioni di categoria e a molti amministratori locali, che a nome di Comuni italiani e francesi hanno presentato un documento che denuncia la gravità della situazione, i problemi rimangono di risorse che “potrebbero risultare insufficienti e del fatto che sia inaccettabile lasciare le cose ferme, ma almeno concludere una canna a doppio senso di marcia e soprattutto puntare sulla ferrovia, sperando che la Francia faccia la sua parte”.

A sottolineare la gravità della situazione è intervenuto l’assessore di Cuneo Mauro Mantelli: “La contemporaneità delle difficoltà sul Tunnel di Tenda – ha detto -, dell’ordinanza dei Comuni francesi di blocco sul traffico pesante e di non piena operatività della linea ferroviaria Cuneo-Nizza, di fatto interrompono un corridoio di transito economico-turistico fra Piemonte del Sud e Francia che è di grandissima importanza per tutto il territorio. È intenzione dell’Amministrazione cuneese seguire con la massima attenzione, in collaborazione con gli altri Comuni interessati, sia l’evoluzione della vicenda, per individuare tutte le possibilità di accelerazione dei lavori, sia la contemporanea predisposizione della ferrovia Cuneo-Nizza al trasporto oltre che delle persone, anche delle merci”.

A farsi sentire anche la deputata 5 Stelle Fabiana Dadone e il consigliere regionale Willem Campo che accusano: “Tenda bis, un’opera che non si concluderà probabilmente mai in tempi ragionevoli. Per ammissione della stessa Anas non è stato il sequestro a rallentare i lavori ma una serie di ritardi accumulati da parte della ditta appaltatrice, tanto evidenti da aver convinto l’Anas a porre una data di massima superata la quale si andrà in contro alla risoluzione per inadempienza contrattuale. Non solo pare non sia stato rispettato il contratto ma non sono neppure stati eseguiti i tre interventi richiesti da Anas in seguito alle perizie effettuate dalla Procura: drenaggio delle infiltrazioni dell’acqua nella galleria, asportazione dei cumuli di anidriti, sistemazione dei vuoti nel calcestruzzo della volta della nuova galleria… Esiste oggi una sola parziale soluzione perseguibile nel breve periodo, su cui la politica deve investire tutte le sue forze: la ferrovia. Il nuovo accordo con la Francia per il ripristino ed il rilancio della Cuneo-Ventimiglia-Nizza, fino ad oggi perseguito con scarso entusiasmo dal livello statale, deve essere approvato quanto prima, la linea potenziata con servizio passeggeri, merci e navetta per le auto, come ai tempi del suo storico ripristino, nel 1979″.

La prossima riunione del Tavolo è prevista per il 15 di marzo.

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