Cuneo – Il consigliere comunale di Cuneo per i Beni Comuni, Ugo Sturlese, scrive per precisare la sua posizione sulla questione dell’istituzione di una Commissione speciale sul Santa Croce, votata nell’ultimo consiglio comunale, quasi all’unanimità, ad eccezione di Grande Cuneo e Lega Nord. Precisa che la commissione è necessaria non tanto per una promozione immediate sull’ospedale unico ma per un’analisi complessiva a 360° gradi sulla situazione del nuovo ospedale, dai fondi necessari al luogo dove sorgerà. Sturlese conosce bene la situazione ospedale di Cuneo essendo stato per molti anni medico e primario prima della medicina generale e poi della medicina d’urgenza.
“Mi corre l’obbligo di precisare, – scrive Stulese – in relazione al tema delle strutture ospedaliere operanti nella nostra città, che il Consiglio Comunale di Cuneo ha approvato a larga maggioranza nella seduta del 30 Gennaio un OdG avente per oggetto “RICHIESTA ISTITUZIONE COMMISSIONE TEMPORANEA SPECIALE SUL TEMA “ANALISI DEI FABBISOGNI E PROSPETTIVE DELLA SANITA’ CUNEESE-FUTURO DEI PRESIDI OSPEDALIERI ASO CUNEO S.CROCE E CARLE”. Nel penultimo capoverso si afferma che “tale Commissione potrebbe acquisire ogni parere necessario, anche per il tramite di audizioni mirate e specialistiche, per esplorare le dinamiche della Sanità integrata (io aggiungerei, e le esigenze di tutela della Salute collettiva), secondo le indicazioni programmatorie nazionali e regionali, e, consequenzialmente, l’idoneità strutturale, funzionale e localizzativa dei complessi edilizi denominati S.Croce e Carle”. E ciò a partire da ovvie considerazioni sulle disfunzionalità legate alla presenza di due sedi, ma anche dalla certezza dell’altissimo livello delle prestazioni assicurate dal nostro Ospedale (malgrado carenze di personale e conseguenti carichi di lavoro stressanti che rappresentano la criticità attuale) e anche dal rilievo degli imponenti investimenti realizzati sulle strutture e sulle tecnologie di entrambe le sedi negli ultimi anni oltre che delle migliori condizioni di comunicazione dopo la realizzazione della Est-Ovest. E’ del tutto ovvio che se avessimo deciso semplicemente di svolgere un’azione di promozione immediata dell’”Ospedale Unico”, non vi sarebbe stato alcun bisogno di istituire la Commissione Speciale (di cui all’Oggetto), che invece dovrà approfondire i temi legati al reperimento delle risorse, all’ubicazione dell’eventuale nuova sede (oggi individuate dal PRG nell’area del Carle), alla sua accessibilità, al rispetto degli standard urbanistici previsti (sia come verde di pertinenza che come consumo di suolo), alla necessità inderogabile di seguire una scala di priorità regionale. Serietà quindi nell’affrontare un tema reale al di fuori di qualunque tentazione dettata da un approccio approssimativo e predeterminato”